Che sia sotto forma internazionale, se ci sarà un accordo, che semplicemente a livello nazionale, la tassa sull’economia digitale entrerà comunque in vigore in Francia nel 2020.
Più un’espressione politica che uno strumento fiscale: è il giudizio che alcuni giuristi francesi danno della web tax approvata dal Senato (per alzata di mano) l’11 luglio scorso.
L’articolo del progetto di legge presentato dal ministro dell’Economia Bruno Le Maire e che istituisce la web tax alla francese ha ottenuto 55 voti a favore, 4 no e 5 astenuti.
22 emittenti hanno deciso di tentare la strada della co-opetition e replicare in qualche modo il format di alleanza che stanno sperimentando i quotidiani.