Omnicom Group ha presentato ieri i risultati per il primo trimestre che riportano una diminuzione dei ricavi dell’1,8% e una crescita organica lievemente positiva a 0.3%, “un risultato di cui andare fieri” secondo il ceo John Wren, visti i tempi.
Gli Usa sono cresciuti dell’1,7% e anche UK segna +3,7% mentre gli altri mercati europei mostrano segno negativo a -2,3%. Tra le discipline, l’advertising cala dello 0,1%, CRM Consumer Experience -1.3%, CRM Execution & Support -0,9%, PR +0,2% mentre l’Healthcare fa un balzo del 9,6%.
Wren ha dichiarato durante la conference call con gli analisti che “ogni aspetto del nostro business sta cambiando” e che il gruppo ha istituito un comitato sul media, pubblicità e pubbliche relazioni per valutare i modelli di business più indicati per il mondo che uscirà dalla pandemia. In particolare i processi di produzione e post-produzione come li abbiamo conosciuti nell’ecosistema pre-covid potrebbero collassare perché, oggi, rallentano la consegna del lavoro per i clienti.
In vista del 2Q, quando si manifesterà in tutta la sua violenza l’impatto della pandemia sull’attività del gruppo con un calo che si immagina a doppia cifra, anche Omnicom ha annunciato che ci saranno tagli, licenziamenti e casse integrazioni ma non è stato specificato di che entità.
Le aspettative per il secondo semestre migliorano, man mano che i paesi ‘riapriranno’.
