In Uk brand e agenzie si impegnano per condurre gare a misura d’uomo e di pianeta

Entra nel vivo l’iniziativa Pitch Positive Pledge volta a ripensare i processi delle gare rispettando il lavoro delle persone coinvolte, la loro salute mentale ed evitando sprechi (in primo luogo le gare inutili e quelle che finiscono in un nulla di fatto)

L’iniziativa Pitch Positive Pledge, annunciata qualche tempo fa dalle associazioni britanniche IPA e ISBA, è entrata nel vivo.

L’obiettivo è migliorare la vivibilità del settore della comunicazione, dal quale – chissà come mai – stanno uscendo numerosi professionisti sull’onda del fenomeno delle ‘grandi dimissioni’, facendo sì che le gare siano più meditate, formulate meglio, rispettose del lavoro delle persone e soprattutto arrivino a un risultato.

In definitiva, una gara ben fatta evita tanti sprechi, non solo finanziari ma anche umani e per il pianeta (pensiamo solo a materiali e trasferte). Secondo le associazioni, supportate dalle organizzazioni impegnate sul fronte della salute mentale Campaign Against Living Miserably (CALM) e NABS, il 40% dei lavoratori dichiara stress e ansia dovuti alle gare.

Pitch Positive Pledge consiste dunque in uno schema piuttosto semplice, articolato in tre punti, messo a punto con l’aiuto di aziende, agenzie, intermediari e procurement, a cui le parti devono attenersi durante i tre momenti della gara: primo, essere sicuri che la gara sia necessaria e qualora lo fosse mettere per iscritto i termini e l’obiettivo finale.

Secondo, condurre la gara in modo ‘positivo’, considerando le implicazioni di quel che si chiede alle agenzie per soddisfare le richieste dell’azienda. L’agenzia, dal canto suo, deve considerare di agire sia nell’interesse del cliente che delle sue persone coinvolte nel processo di gara.

Terzo, che abbiano vinto o perso le agenzie devono essere informate dall’azienda dell’esito della gara e ricevere un feedback sulla propria performance. Le agenzie, anche qui sia che abbiano vinto o perso, dovranno dare al proprio team un feedback su come ha condotto la gara e aderito agli impegni presi sottoscrivendo il Pitch Positive Pledge.

Ad ora, l’hanno firmato oltre 70 tra aziende tra cui Samsung, Virgin Media 02, Nestle, SpecSavers, British Gas e Nationwide Building Society, e agenzie come PwC, AAR, Wunderman Thompson, The7Stars, BBH, VCCP e The Advertising Association tra gli altri.

L’impatto del Pitch Positive Pledge sarà misurato con una ricerca annuale, sottoposta ad agenzie e clienti che dovranno fare il punto sullo stato delle gare, toccando punti come la salute mentale, lo spreco, i costi e l’efficacia. Verrà tenuta nota delle gare completate per mostrare le best pratice e la sottoscrizione del Pledge da parte di agenzie e brand sarà inclusa nei comunicati inviati alla stampa.

A gennaio 2023, durante l’evento Renew di IPA e ISBA, verrà dato un aggiornamento.

«Una delle poche cose positive del coronavirus è che ha portato a un punto di rottura che ci ha spinto a cambiare le cose, ad affrontare problemi di lungo corso della nostra industry, come le gare e il loro impatto negativo sulla salute mentale delle persone – commenta Julian Douglas, Presidente di IPA e Vice Chairman & International CEO, VCCP -. Ora è il momento di cambiare, le persone sentono di poterlo fare, ma questo cambiamento non avverrà a meno che tutti noi non facciamo la nostra parte. Il Pitch Positive Pledge non è uno strumento di marketing. È un invito a cambiare il comportamento di tutto il settore. Sottoscrivendolo, le agenzie e i clienti si impegnano chiaramente per la salute mentale delle loro persone. In tandem, speriamo che porti a una migliore ricchezza per il business riducendo gli sprechi inutili, in termini di risorse, tempo ed energia”.

Qui sotto l’elenco completo dei firmatari al momento del lancio:

Agenzie:

3|SHARE, Above+Beyond, ASG & Partners, Cogent, McCann Manchester, Republic of Media, St Luke’s, The Beyond Collective, the7stars, Frontier, Total Media, Wunderman Thompson, Yonder Media, VCCP, VMLY&R, Starcom, Drummond Central, Forever Beta, Omnicom Media Group UK agencies including OMD UK, MG OMD, PHD UK, Hearts & Science, Drum, Fuse and OMG Unite, Portas, PWC, Mother and Publicis Groupe UK agencies including BBH, Leo Burnett, Saatchi & Saatchi, Publicis·Poke, Starcom, Zenith, Spark Foundry, Digitas, Octopus Group and Prodigious,

Intermediari:

AAR, Aperto Partnership, Creativebrief, Ebiquity, Hamilton Associates, Ingenuity, MediaSense, PWC, Steve Kershaw Limited, TrinityP3.

Advertisers:

Boots, Barclays, British Gas, DiDi, first direct, Nationwide Building Society, NatWest, Nestlé, Samsung, Santander, Specsavers, Tui, Virgin Media O2 and White Claw.

L’iniziativa è stata sostenuta da:

Advertising Association, Campaign Against Living Miserably (CALM), NABS.

Hanno contribuito:

CCS, Barclays, Boots, BBH, Direct Line Group, Drummond Central. Mother and Wunderman Thompson.

In Uk brand e agenzie si impegnano per condurre gare a misura d’uomo e di pianeta ultima modifica: 2022-05-12T11:30:37+02:00 da Redazione

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