Rai Pubblicità, chiusura 2014 in pari con la tv in positivo grazie a novembre. Piscopo: “Non svendiamo gli spot”

A novembre la raccolta della concessionaria su tutti i mezzi segna +7,5%, con la tv a +8%. Da inizio anno 200 nuovi clienti

“Rai Pubblicità mette a segno nel mese di novembre un eccellente risultato, con una raccolta che ha segno positivo ed è pari al +7,5% su tutti i mezzi e con la tv al +8%”. Lo dichiara Fabrizio Piscopo, amministratore delegato di Rai Pubblicità, che aggiunge: “Sipra aveva perso più di 244 milioni di euro nel 2012 e da 5 anni perdeva costantemente quote di mercato”.

“Questa situazione – prosegue l’ad – stava danneggiando Rai stessa ed era determinata dalla assoluta rigidità della concessionaria di pubblicità che non aveva interpretato le difficoltà del mercato. Un ulteriore anno con una perdita così grave avrebbe messo in serie difficoltà l’intero Gruppo. La svolta, verso una normale competizione, si era quindi rivelata indispensabile”.

Fabrizio Piscopo, a.d. di Rai Pubblicità
Fabrizio Piscopo, a.d. di Rai Pubblicità

“Il risultato ottenuto a novembre – continua Piscopo – consentirà a Rai Pubblicità di raggiungere un valore positivo anche nell’anno 2014 sulla tv e un sostanziale pareggio come concessionaria. Nielsen segnala che il risultato è stato ottenuto con un decremento di prezzo medio, abbastanza inevitabile in periodo recessivo così difficile, molto meno accentuato però rispetto al competitor come si evince con semplicità dal costo per secondo di pubblicità emessa. Vanno quindi fermamente respinte le illazioni su presunte politiche di ‘svendita’ del prodotto pubblicitario da parte di Rai Pubblicità. Sia il costo per grp’s sul target 25-54 degli investimenti, dove si concentrano l’80%, sia il costo per secondo di Rai è più alto di quello del diretto competitor (dati Nielsen)”.

“Bisogna inoltre tenere conto – aggiunge Piscopo – del fatto che Rai ha una quota pubblicitaria del 23% e un affollamento del 4%. Rai non è un leader di mercato nella pubblicità televisiva mentre lo è negli ascolti. Non essendo un leader, Rai non può ‘fare il mercato’. Né per affollamento, di gran lunga inferiore al competitor, né per quote, anch’esse di molto inferiori al competitor diretto. Nel periodo 2013 – 2014 la concessionaria Rai ha guadagnato circa 1 punto di quota”.

Questo risultato, a quanto riferisce una nota di Viale Mazzini, “è stato possibile grazie a due fattori: L’ innovazione delle politiche commerciali e la creazione di un gran numero di iniziative speciali nel biennio”, da un lato, e “la performance editoriale dell’ offerta Rai sia nel segmento generalista sia in quello della tv specializzata con particolare riguardo alle tv per i bambini” dall’ altro lato. “Le fiction in autunno si sono rivelate il vero motore di Rai, sotto il profilo degli ascolti. Anche la qualità dei programmi, come ‘ Tale e Quale’, ha dato spinta alla vendita degli spot negli ultimi due mesi dell’anno 2014”.

“Rai Pubblicità – prosegue la nota di Viale Mazzini – ha rafforzato la rete commerciale e sta perseverando in un lungo e costante lavoro di formazione interna: questo ha portato, solo nei primi 11 mesi del 2014, all’acquisizione di oltre 200 nuovi clienti con un ricavo aggiuntivo di 50 milioni di euro. Nel 2014 il mercato tv chiuderà con un risultato negativo intorno al -2%”. Secondo Viale Mazzini Rai Pubblicità chiuderà intorno al pareggio. “Per il 2015 – conclude Piscopo – le previsioni vedono un mercato che nel migliore dei casi sarà flat e nel peggiore sarà ancora negativo di uno o due punti. Rai Pubblicità si presenterà con molte novità sia come formati e prodotti pubblicitari, sia come tecnologie applicate all’advertising. Inoltre l’offerta Rai nel 2015 appare essere forte con previsioni di ascolto positive”.

Rai Pubblicità, chiusura 2014 in pari con la tv in positivo grazie a novembre. Piscopo: “Non svendiamo gli spot” ultima modifica: 2014-12-15T16:35:36+01:00 da Redazione

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