Dal podcasting allo streaming, l’inventory per il programmatic audio entra in Oath Ad Platforms

L’audio digitale rappresenta una crescente opportunità per gli inserzionisti e se in Italia è ancora poco sfruttato in tutte le sue potenzialità, in USA è diventato l’attività più frequente sui dispositivi mobili e occupa 1/3 del tempo di utilizzo totale.

Rispondendo a queste nuove abitudini di consumo, Oath ha annunciato il lancio dei programmatic audio ads a livello globale su Oath Ad Platforms mettendo a disposizione di marketer e agenzie una nuova e unica fonte di inventory.

La nuova offerta include l’inventory delle principali piattaforme audio, da SoundCloud a Targets pot, che grazie all’integrazione con Rubicon Projects potranno diventare veicoli dei messaggi pubblicitari, con caratteristiche che tengono conto sia del controllo e dell’ottimizzazione in-flight per pianificare in tempo reale e modificare la gestione delle aste nella DSP per raggiungere il pubblico desiderato in modo efficiente.

Una strategia omnicanale, sottolinea la società del gruppo Verizon, che permetterà agli inserzionisti di affiancare le pianificazioni audio alle campagne video e display nella stessa DSP ottenendo una panoramica olistica e completa degli insight in un’unica piattaforma. “Lo streaming di musica o di podcast è diventato ormai una nuova abitudine della nostra quotidianità”, ha commentato Christina Lundari, General Manager Oath Italia, sottolineando come questa tendenza, unita alle sofisticate funzionalità di targeting in modalità programmatica faccia dell’audio un potenziale bacino pubblicitario che non può essere più trascurato.

Dal podcasting allo streaming, l’inventory per il programmatic audio entra in Oath Ad Platforms ultima modifica: 2018-11-14T12:39:01+01:00 da Redazione

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