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Mediaset, durante il lockdown pubblicità giù del 39%. Nel 1° trimestre ricavi in calo del 5%, raccolta -11,6%

Il Gruppo Mediaset ha presentato i conti del primo trimestre, che si chiude con un utile in calo a 14,6 milioni

Mediaset ha chiuso i primi 3 mesi del 2020 con un utile netto in calo a 14,6 milioni di euro rispetto ai 36,7 milioni di euro rispetto al pari periodo 2019.

L’andamento del Gruppo nel trimestre, dopo un primo bimestre caratterizzato da un andamento positivo (raccolta a +2,1%), riflette il forte rallentamento del mercato pubblicitario iniziato nel mese di marzo sia in Italia che in Spagna a seguito dell’emergenza coronavirus.

“Nel periodo di lockdown la raccolta pubblicitaria  è scesa del 39% rispetto alle stesse settimane del 2019″ ha dichiarato Matteo Cardani, general manager marketing di Publitalia, durante la conference call con gli analisti.  Il manager ha anche aggiunto che il calo delle prossime settimane non sarà superiore a quello registrato dal 23 febbraio al 9 maggio.

Matteo Cardani

Il lockdown ha però fatto bene agli ascolti, cresciuti del 39,2% nel day time e del 36,2% nel prime time.

I ricavi netti di Gruppo nel primo trimestre ammontano a 682,1 milioni di euro rispetto ai 718,2 milioni del primo trimestre 2019 (il calo è del 5%).

In particolare, i ricavi in Italia sono stati pari a 452,4 milioni di euro rispetto ai 492,1 milioni dello stesso periodo dell’anno precedente. In Spagna i ricavi ammontano a 229,8 milioni di euro in crescita rispetto ai 226,1 milioni del 2019.

In Italia i ricavi pubblicitari televisivi lordi erano cresciuti fino a febbraio del 2,1% rispetto al 2019, mentre considerando anche marzo il trimestre si chiude a 427,5 milioni di euro rispetto ai 483,6 milioni  dei primi tre mesi 2019 (la flessione è dell’11,6%).

In Spagna i ricavi pubblicitari si sono attestati a 202,8 milioni di euro rispetto  ai 223,7 milioni dell’esercizio precedente, un calo tuttavia inferiore rispetto a quello del mercato.

In Italia i costi sono diminuiti a 472,7 milioni rispetto ai 480,3 del 2019 principalmente per effetto di gestione e delle revisioni di palinsesto attivate nel corso del mese di marzo per fronteggiare gli impatti dell’emergenza Covid-19.

Alla luce dell’incertezza attuale Mediaset dichiara che “non è comunque possibile formulare previsioni attendibili circa la durata e gli impatti dell’emergenza sulla gestione e sui risultati consolidati”.

Il gruppo, oltre ad implementare le misure necessarie per salvaguardare i risultati economici e la generazione di cassa, sottolinea che intende proseguire “con ancora maggior determinazione nello sviluppo internazionale e negli altri progetti strutturali di medio periodo”.

IL PROGETTO MFE – Per finalizzare il progetto MFE “stiamo aspettando il Tribunale di Madrid” e “una volta che la Corte darà il via libera avremo 15-20 giorni per completare il merger”. Lo ha dichiarato il cfo Marco Giordani. “Una decisione doveva esserci a marzo – ha detto – poi per l’emergenza coronavirus, i tribunali sono stati chiusi e ancora lo sono, ma anche in Spagna la situazione sta migliorando e ci aspettiamo che il Tribunale riaprirà presto. Non abbiamo un calendario ufficiale ma ci aspettiamo qualcosa a maggio”.

Per quanto riguarda l’investimento di KKR in Prosiebensat (il fondo di private equity è entrato con il 5% nel broadcaster tedesco di cui Mediaset è primo azionista), Giordani ha detto che si tratta di “una buona notizia, sono investitori razionali e professionali, conoscono l’azienda e la Germania: questo conferma il valore del nostro investimento”.

Mediaset, durante il lockdown pubblicità giù del 39%. Nel 1° trimestre ricavi in calo del 5%, raccolta -11,6% ultima modifica: 2020-05-14T13:26:21+02:00 da Redazione

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