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Amazon propone agli inserzionisti product placement virtuali

Ai NewFronts in corso in questi giorni negli Usa, Amazon ha presentato tra le varie novità anche un’innovazione che permetterebbe agli inserzionisti di raggiungere gli utenti delle sue piattaforme streaming, anche quelle che non prevedono pubblicità.

Si tratta dei Virtual Product Placement (VPP), ora in open beta, che permettono di inserire i prodotti o i brand sotto altre forme, tipo in uno schermo tv o in un cartellone pubblicitario, all’interno delle produzioni originali targate Prime Video e Amazon Freevee (la ex IMDb TV), dopo che la produzione è terminata.

Un po’ come succede nel gaming, dove è possibile integrare dinamicamente nella scena o nell’ambiente di gioco la presenza della marca in modo non invasivo.

Tra i titoli coinvolti nella sperimentazione ci sono serie note come Reacher, Tom Clancy’s Jack Ryan, il franchise Bosch, Making the Cut e Leverage: Redemption.

Secondo i primi studi, i brand che hanno testato i Virtual Product Placement hanno ottenuto buoni risultati: un brand CPG ha visto un incremento del 6.9% nella brand favorability e del 14.7% nell’intenzione d’acquisto grazie alla campagna. L’immagine mostrata da Amazon come esempio vede comparire in una ciotola dei pacchetti di M&M’s durante una puntata di Bosch.

“Virtual Product Placement cambia le regole del gioco” commenta Henrik Bastin, ceo di Fabel Entertainment e produttore esecutivo di Bosch: Legacy. “Ci dà la possibilità di girare le nostre serie senza pensare a tutto ciò che viene richiesto con i placement tradizionali durante la produzione. Durante il final cut, puoi sederti e vedere dove un prodotto potrebbe essere integrato perfettamente e naturalmente nella narrazione”.

Amazon propone agli inserzionisti product placement virtuali ultima modifica: 2022-05-05T11:47:59+02:00 da Redazione

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