Rai Radio, a settembre il debutto in televisione con il lancio di Radio 2 in modalità visual

In occasione della presentazione dei palinsesti Rai a luglio, il direttore di Rai Radio Roberto Sergio presenterà i dettagli di Radio 2 Visual, che verrà lanciato a metà settembre e il piano di sviluppo per il prossimo triennio

A settembre Rai Radio debutterà in televisione. Ad annunciarlo è stato ieri Roberto Sergio, direttore di Rai Radio in occasione del lancio del progetto di Radio 2 ‘Let’s Play’.

“A luglio, in occasione della presentazione palinsesti Rai, annunceremo i dettagli del lancio di Radio 2 in modalità visual – ha detto Sergio -. Un’anteprima per arrivare a metà settembre quando verrà lanciato il servizio. E sempre a settembre, il 10 per l’esattezza, presenteremo il nuovo piano di sviluppo Rai Radio per il prossimo triennio, in occasione della presentazione palinsesti radio, con i direttori di Radio 1 Simona Sala, di Radio 2 Paola Marchesini e di Radio 3 Marino Sinibaldi”.

Rai Radio, a settembre il debutto in televisione con il lancio di Radio 2 in modalità visual
Roberto Sergio, direttore di Rai Radio

Per l’occasione il direttore di Rai Radio ha fatto anche il punto sui risultati ottenuti nel triennio appena concluso: «Era il 12 giugno 2017: esattamente 3 anni fa si accendevano i canali specializzati che sono andati a sommarsi ai generalisti fino ai 12 attuali. In questi anni, Rai Radio ha cambiato volto. Completa digitalizzazione, studi e regie interamente rifatti in modalità audio-video, nuova offerta di contenuti, nuova immagine. Insomma, una vera e propria rivoluzione. Oggi Rai Radio è la realtà tecnologicamente più avanzata in Italia dal punto di vista delle produzioni. Basti pensare che lo show di Fiorello “Viva RaiPlay” è stato interamente prodotto nella nostra sede. Il tutto con minor impegno economico e maggior offerta di contenuti».

Nel periodo 2017-2020, le ore di produzione radio annuali sono passate da 61.000 a 105.000, con un incremento del 71%. Il tutto con una quota di produzioni interne pressoché totale. Il budget radio è stato contestualmente ridimensionato del 12% nel triennio. «Questo è stato possibile perché abbiamo spinto con grandissima forza sulla digitalizzazione, che ci ha consentito di ampliare l’offerta riducendo i costi. Se non avessimo fatto quella virata, oggi saremmo a raccontare un’altra storia».

Altri punti chiave del rinnovamento sono la scelta di accelerare sulla copertura Dab+, la volontà di essere su tutte le piattaforme digitali, compresi gli aggregatori e gli smart speaker, la verticalizzazione dei contenuti.

Rai Radio, a settembre il debutto in televisione con il lancio di Radio 2 in modalità visual ultima modifica: 2020-06-19T09:20:25+02:00 da Redazione

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