Dati TER. L’ascolto della radio risente della pandemia e cala del 3,4%

Pubblicati i dati TER del secondo semestre 2020. Rtl 102,5 si mantiene in testa ma cala del 4,3%, tra le radio nazionali nel giorno medio in positivo solo Kiss Kiss, Rai Radio Tre e Radio Freccia

Nonostante un’estate che ha garantito una certa libertà di movimento, il lockdown light dello scorso autunno non ha giovato agli ascolti della radio. Secondo i dati pubblicati da TER – Tavolo Editori Radio, vediamo come gli ascoltatori della radio sono stati nel periodo che va dal 16 giugno al 14 dicembre 33,7 milioni, il 3,4% in meno rispetto al periodo omologo del 2019, e circa 6,3 milioni nel quarto d’ora medio (-3,9%).

 

Confrontando i dati d’ascolto del secondo semestre 2020, emerge come la maggior parte delle radio nazionali riporti un risultato negativo. In positivo solo Kiss Kiss (+1,2%), Rai RadioTre (+4%) e Radio Freccia (+3,4%).

In testa si conferma Rtl 102,5 ma in calo del 4,3%, seguita sul podio da Radio Deejay (-3,7%) e Radio Italia Solomusicaitaliana (-3,4%) che scala una posizione salendo al terzo posto nella top five delle radio più ascoltate e nei 7 giorni è al secondo posto con 16.101.000 ascoltatori. Il suo editore e presidente Mario Volanti commenta “l’andamento di Radio Italia è migliore del mercato sia nel giorno medio che nell’AQH. Nella top five del secondo semestre del 2020, la nostra risulta la migliore performance”.

Rai Radio segna un aumento del 3,9% della share nel 2° semestre rispetto agli stessi mesi del 2019 e del 5,2% rispetto all’intero anno 2019. Roberto Sergio, direttore Rai Radio, commenta “Inutile parlare di ascolti assoluti, anche se sicuramente c’è chi lo farà, in un anno in cui le abitudini di ascolto sono state stravolte. Il drive time sostanzialmente scomparso nei mesi del lockdown. L’aumento dell’accesso via app e web, che sfugge però alle rilevazioni organiche (richiamo ancora una volta l’attenzione sulla necessità di rendere più moderno il metodo di ricerca Ter). E ancora, la contrazione generale della platea. Tutti elementi mai verificatisi in quasi 100 anni di storia della radio. Per questo, gli unici ragionamenti che si possono fare sono sulle quote di mercato di ciascuna radio. E per quanto ci riguarda non possiamo che guardare con soddisfazione a un incremento significativo che premia le scelte fatte nell’ultimo periodo e il valore della radio Rai in un contesto così particolare”.

Tutte e tre le Radio Rai segnano un aumento della share: Radio Uno e Radio Due del +4% e Radio Tre del +9,8%, con quest’ultima in crescita su tutti gli indicatori. La diminuzione della mobilità ha invece penalizzato Isoradio.

Ai dati Ter, Rai affianca ormai da diverse settimane il dato sugli ascolti della visual radio di Rai Radio 2. La scelta di portare il canale in modalità visiva viene premiata da un pubblico consistente, che fa segnare medie di oltre le 50mila ore di visione a settimana e tempi di permanenza dell’ordine dei 40 minuti.

Infine, i dati social, con le ottime performance ancora di Radio 2, radio più vista e cliccata su Facebook nel 2020. Prima in classifica per numero totale di interazioni (6,56 milioni) tra tutte le Radio nazionali iscritte a Ter, la radio ha fatto registrare un tasso di crescita della pagina pari al 47%. Parallela, la crescita del 46,8% del numero delle interazioni su Instagram. Oltre 133 milioni le visualizzazioni dei video di Rai Radio2 sulle piattaforme social.

RadioMediaset (Radio 105, Virgin Radio, R101, Radio Monte Carlo, Radio Subasio), cui fanno capo le attività radiofoniche del Gruppo Mediaset, si conferma primo gruppo radio nazionale con il 17.8% di ascoltatori nel Quarto d’ora medio dalle ore 6 alle ore 24 e il 36.2% di ascoltatori nel giorno medio. Paolo Salvaderi, AD RadioMediaset, commenta che “il risultato più importante da evidenziare è la tenuta complessiva dei dati di tutto il comparto radiofonico. Il 2021 sarà per noi un anno di forte investimento editoriale e crediamo che la nostra strategia di potenziamento delle emittenti attraverso l’utilizzo di tutte le piattaforme consentirà al mercato di avere molte opportunità da sfruttare”.

Le radio del Gruppo Gedi, Radio Deejay, Capital e m2o, segnano dati negativi, con Deejay al secondo posto a pochissima distanza Radio Italia. Il comunicato del gruppo evidenzia per Radio Deejay dati AQH (-2,9%) migliori del mercato e una leadership sul web e sui profili social del comparto.

Pur a fronte di un calo del 10,8%, RDS tiene la quarta posizione nella top 5 quasi 5 milioni di ascoltatori/utenti nel giorno medio e vanta un migliorato grado di fidelizzazione e di soddisfazione anche grazie al contributo della RDS Social TV, che unisce streaming radiofonico ai contenuti social in modo organico.

Radio 24 contiene il calo entro l’1,1% nel giorno medio e cresce nel quarto d’ora medio con un +6,8, un dato che permette all’emittente di vantare una crescita della fedeltà d’ascolto. Premiante anche la fruizione multidevice, dall’app al sito, dai voice speaker ai podcast.

Radio Kiss Kiss cresce infine nei sette giorni (+2,3%, con oltre 10 milioni di ascoltatori), nel giorno medio (+1,2%, in sostanziale stabilità) e nello share. Nell’AQH rileva un ascolto medio nel quarto d’ora che arriva a 292mila ascoltatori (+9,3%) e uno share del 4,6% dell’intero ascolto radio nel quarto d’ora (+13,7%).

Dati TER. L’ascolto della radio risente della pandemia e cala del 3,4% ultima modifica: 2021-01-26T18:27:10+01:00 da Redazione

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