La radio chiude il 2020 con un calo della pubblicità del 25%

La radio chiude il 2020 con calo della pubblicità del 25%, nonostante la tenuta degli ascolti (-3,3%). Il consuntivo del mercato radiofonico nel 2020 nei dati dell’Osservatorio FCP Assoradio

A dicembre gli investimenti pubblicitari in radio hanno preso il 13,7% rispetto allo stesso mese del 2019. Il dato di chiusura d’anno si attesta al -25%.

E’ quanto emerge dai dati rilevati nell’ambito dell’Osservatorio Fcp Assoradio coordinato dalla società Reply.

L’analisi:

a)  il primo bimestre, che ha registrato risultati superiori a quelli storici;

b)  il periodo marzo-giugno che ha maggiormente risentito dell’emergenza epidemiologica e dei provvedimenti restrittivi in termini di mobilità e di chiusura/limitazione delle attività commerciali;

c)  i mesi estivi (luglio-agosto) nei quali gli investimenti pubblicitari radiofonici si sono quasi allineati a quelli
storici;

d)  l’ultimo quadrimestre dell’anno, dove le iniziali aspettative di un possibile ritorno alla normalità sono state disattese, ma nonostante il difficile contesto di mercato i fatturati pubblicitari si sono mantenuti sensibilmente più sostenuti rispetto alla fase più critica dell’anno.

La radio chiude il 2020 con un calo della pubblicità del 25%

Il secondo semestre dell’anno ha registrato un fatturato pubblicitario pari al -12%, un dato sicuramente migliorativo rispetto al dato medio annuale ed in significativa ripresa rispetto al primo semestre.

“Le analisi merceologiche relative all’anno 2020 hanno evidenziato il buon andamento in secondi di settori quali Finanza ed Assicurazioni, Gestione Casa ed Informatica – ha detto Fausto Amorese, presidente di FCP Assoradio -. La pubblicazione dei dati di ascolto relativi al secondo semestre del 2020 hanno visto il mezzo radiofonico reagire molto bene al cambiamento del comportamento d’ascolto da parte del proprio pubblico fedele che ha sperimentato e mantenuto l’ascolto registrando un decremento contenuto al -3,4% sullo stesso periodo dell’anno precedente e al 3,3% rispetto al dato del totale anno 2019. Questo non fa altro che confermare l’importante ruolo assunto dalla radio nel periodo pandemico quale compagna di tutti i giorni per svago, informazione e socialità”.

La radio chiude il 2020 con un calo della pubblicità del 25% ultima modifica: 2021-02-02T09:32:49+01:00 da Redazione

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