In test una dozzina di brand. Posizionamento premium per campagne ad alto tasso di immagine
Dopo quattro anni di vita e forte di 34.9 milioni di visitatori unici al mese, l’86% donne e il 75% utenti mobile, anche Pinterest, la piattaforma social basata sulle immagini, ha deciso di passare all’incasso ufficializzando il lancio dei Promoted Pins, vere e proprie inserzioni a pagamento che appariranno nella ricerca e nei feed delle carie categorie.
Il progetto è stato annunciato a settembre, ma non è ancora uscito dalla fase di test. Dal social network, che nel corso degli anni ha incamerato finanziamenti per oltre 500 milioni, dicono che la sperimentazione sta coinvolgendo un piccolo gruppo di aziende con l’obiettivo di create Promoted Pins gradevoli, rilevanti, trasparenti e soprattutto basati sui feedback degli utenti: ABC Family, Banana Republic, Expedia.com, GAP, General Mills, Kraft, lululemon athletica, Nestle (con i brand Purina, Dreyer’s/Edy’s Ice Cream, Nespresso), Old Navy, Target, Walt Disney Parks and Resorts e Ziploc.
L’obiettivo è di aprire la piattaforma ufficialmente agli inserzionisti nei prossimi mesi. Quanto costeranno le campagne su Pinterest l’ha stimato AdAge: il social network si vuole posizionare su una fascia premium come ha fatto Instagram, e una campagna di inserzionisti di rilievo costerà all’incirca 1 o 2 milioni di dollari, con un CPM tra i 30 e i 40 dollari.
