Domus: in edicola con cut price del 50% il primo numero curato da David Chipperfield

Il primo numero dell’anno di Domus presenta anche una nuova creatività digital, messa a punto dall’agenzia Pink Salt

E’ in edicola il primo numero di Domus curato da David Chipperfield. L’architetto è infatti il nuovo guest editor  della storica rivista fondata nel 1928 da Gio Ponti.

Ed è proprio con un tributo alla visione del fondatore che Chipperfield desidera introdurre il lettore nella “sua” Domus 2020: “Invocheremo il mandato originale di Ponti – interesseremo, appassioneremo e informeremo – concentrandoci su esempi straordinari dell’architettura contemporanea attraverso opere tanto provocanti quanto stimolanti. Questioni che non si ama affrontare nella pratica attuale ma che ora non è più possibile trascurare”.

In edicola con uno speciale cut price del 50% (da 10 a 5 euro), il primo numero dell’anno – Domus n. 1042 – affronta il tema della pianificazione urbana declinandolo in ciascuna delle nuove sezioni che costituiranno la struttura della rivista per i prossimi dieci numeri.

C’è il capitolo “Agenda” dove viene dato spazio all’approfondimento tramite alcuni saggi d’autore – a firmare quelli di gennaio sono Renier de Graaf, Christian Salewski, Simon Kretz, Vittorio Magnago Lampugnani – a cui segue la sezione “Pratica”, centrale al giornale, in cui l’architettura viene analizzata come processo e raccontata attraverso case history, grandi progetti e incontri inediti come quello che ogni mese lo stesso David Chipperfield realizzerà per discutere, personalmente, il ruolo dell’architetto assieme ad un altro professionista. Il primo incontro ad essere raccontato è quello con l’architetto Farshid Moussavi.

Domus: in edicola con cut price del 50% il primo numero curato da David Chipperfield

Prende il via anche la collaborazione con Jasper Morrison e Thomas Demand, chiamati a curare rispettivamente la sezione Design e Arte: nel numero di gennaio viene pubblicato l’inedito saggio “Enzo Mari by Jasper Morrison” accompagnato da una selezione di schizzi e disegni d’archivio del maestro italiano a cui verrà dedicata un’imminente mostra alla Triennale di Milano.

A Thomas Demand viene anche affidata la curatela delle dieci copertine di Domus 2020: il fotografo e artista tedesco sceglie di inaugurare l’anno rendendo protagonista della prima cover un dettaglio della facciata della maestosa Concattedrale Gran Madre di Dio di Taranto, progettata proprio da Gio Ponti e oggi adibita a rifugio e ritrovo per immigrati e richiedenti asilo.

A chiudere ciascun numero, confermando la volontà di stimolare, informare e appassionare il lettore, la sezione “Riflessioni” con cui Domus intende offrire una serie di prospettive originali su come design e architettura sono attualmente realizzati e percepiti.

“Il primo numero di Domus 2020 rappresenta l’inizio di un viaggio nuovo, inedito e quanto mai entusiasmante: come promesso, distribuisce contenuti, offre visioni, stimola dibattiti che partono dall’architettura e dal design ma sono in grado di dialogare con la politica, l’economia, la sociologia, la tecnologia più avanzata e con tutte le discipline oggi al centro della vita di comunità” commenta Walter Mariotti, direttore editoriale di Domus che proprio per il capitolo “coffee break” del numero in edicola ha intervistato il Senatore Giulio Tremonti restituendo un’inedita, a tratti ironica ma decisamente perentoria, visione di una quanto mai urgente diversa pianificazione e gestione della Casa, intesa questa volta come il Paese.

In occasione dell’uscita del primo numero, Domus 2020 presenta una nuova creatività digital: messa a punto dall’agenzia Pink Salt per la promozione della rivista sui canali social viene pensata all’insegna della geometria e della pulizia di linee richiamando uno stile elegante e attuale e giocando sui toni del bianco e nero.

Domus: in edicola con cut price del 50% il primo numero curato da David Chipperfield ultima modifica: 2020-01-09T15:17:58+01:00 da Redazione

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