Domus arricchisce l’offerta con “100+ Best Architecture Firms”

Allegato al numero di marzo, lo speciale (128 pagine, lingua inglese) fotografa i 110 studi di architettura oggi più interessanti e meritevoli di attenzione

Domus presenta “100+ Best architecture firms”, un inedito ed esclusivo strumento di critica e ricerca intellettuale destinato a diventare un appuntamento annuale per tutto il mondo dell’architettura e del design.

Allegato al numero di marzo, lo speciale (128 pagine, lingua inglese) fotografa i 110 studi di architettura oggi più interessanti e meritevoli di attenzione. A decretarli, gli ultimi undici grandi architetti che hanno guidato la rivista. Tra di loro anche Alessandro Mendini.

 Domus arricchisce l'offerta con "100+ Best Architecture Firms"

“Si tratta di uno strumento di sintesi davvero inedito” spiega il direttore editoriale Walter Mariotti “il risultato di un profondo lavoro di critica e ricerca intellettuale: due elementi che caratterizzano da sempre il dna di Domus. La nostra volontà è quella di tracciare, ogni anno, lo stato dell’arte dell’architettura e del design individuando quelle realtà associative, anche poco conosciute, altamente innovative e capaci, con la loro visione, di essere un reale punto di riferimento per le comunità diverse che da sempre si dispongono intorno a Domus, dai professionisti ai civil servants, dalle élites, agli appassionati. Non in ordine di importanza”.

Domus 100+Best architecture firms non è una classifica. Non ci sono voti al suo interno, ma a corredo di ogni “best practice” il lettore trova un testo biografico-critico che gli permette di inquadrare l’approccio progettuale dello studio, meritevole di menzione. Si tratta di realtà provenienti da tutto il mondo, alcune anche molto piccole e poco conosciute, portavoci di linguaggi e tecniche nuove. Per individuarle Domus ha coinvolto gli ultimi undici direttori della rivista: Deyan Sudijc, Flavio Albanese, Francois Burkhardt, Mario Bellini, Vittorio Magnago Lampugnani, Stefano Boeri, Joseph Grima, Nicola Di Battista, Michele De Lucchi, Winy Maas e Alessandro Mendini, scomparso pochi giorni prima l’uscita dello speciale.

Proprio quest’ultimo è stato l’unico a voler infrangere l’anominato offerto sulle proprie “nomination” lasciando così traccia evidente del suo pensiero, quasi fosse un’ultima emozionante eredità lasciata a Domus: “La mia scelta è compiuta all’interno di una casistica di architetti molto vasta” riporta la parte finale del suo commento “questo mi fa pensare a un possibile valido fiorire nel futuro di un’architettura sociale”.

Con questa iniziativa editoriale, Domus conferma la metamorfosi in atto: un magazine che sta evolvendo verso un ecosistema di conoscenze e competenze contemporanee. “Un laboratorio aperto, dove la critica dell’architettura e del design si esprimono declinandosi in esperienze di apprendimento diverse e complementari: magazine, sito, social media, focus, forum, rating. In una parola: intelligence” spiega Walter Mariotti nel suo editoriale.

Domus arricchisce l’offerta con “100+ Best Architecture Firms” ultima modifica: 2019-03-04T15:48:58+01:00 da Redazione

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