De Benedetti presenta offerta di acquisto del 30% di Gedi: “Voglio rilanciare il gruppo”. Ma CIR respinge: “Irricevibile”

L’ex presidente del gruppo editoriale ha presentato un’offerta cash pari al 29,9% del capitale di Gedi spa. Ma i figli sono contrari all’iniziativa

Carlo de Benedetti ha presentato venerdì 11 ottobre alla Cir Spa, attraverso la sua controllata al 99% SpA Romed, un’offerta di acquisto cash del 29,9% delle azioni di Gedi Spa (Gruppo Espresso) al prezzo di chiusura di giovedì, e cioè 0,25 € ad azione.

Ma Cir, che controlla il 43% delle azioni del gruppo, ha respinto l’offerta. In una nota la società ha fatto sapere: “Con riferimento alla comunicazione diffusa dall’Ing. Carlo De Benedetti, relativa all’offerta non sollecitata né concordata presentata tramite Romed S.p.A., per l’acquisto di una partecipazione del 29,9% in Gedi S.p.A., CIR S.p.A. rende noto di ritenere detta offerta manifestamente irricevibile in quanto del tutto inadeguata a riconoscere a CIR e a tutti gli azionisti il reale valore della partecipazione e ad assicurare prospettive sostenibili di lungo termine a Gedi S.p.A”.

LA LETTERA DI DE BENEDETTI

“Questa mia iniziativa è volta a rilanciare il Gruppo al quale sono stato associato per lunga parte della mia vita e che ho presieduto per dieci anni, promuovendone le straordinarie potenzialità”, aveva scritto De Benedetti nella lettera che accompagna l’offerta di acquisto delle azioni. “È chiaro che conoscendo bene il settore, mi sono note le prospettive difficili, ma credo che con passione, impegno, consenso e competenza, il Gruppo possa avere un futuro coerente con la sua grande storia”.

Nella lettera firmata dal presidente del consiglio di amministrazione di Romed, Luigi Nani, che contiene l”offerta irrevocabile’ per l’acquisto delle azioni Gedi, si legge che ‘l’esatto quantitativo dovrà essere determinato tenendo conto delle azioni costituenti il capitale sociale e di quelle che eventualmente lo costituiranno in funzione di stock option o altre operazioni sulle azioni. La presente offerta irrevocabile non è condizionata all’espletamento di alcuna due diligence, ferma restando la garanzia sui bilanci e sulle situazioni infrannuali pubblicati.

De Benedetti presenta offerta di acquisto del 30% di Gedi: “Voglio rilanciare il gruppo”. Ma CIR respinge: "Irricevibile"
Carlo De Benedetti

L’offerta è tuttavia subordinata a 2 condizioni: “che i componenti il consiglio di amministrazione di Gedi di nomina Cir rassegnino le proprie dimissioni entro due giorni lavorativi dal trasferimento delle azioni oggetto della presente offerta alla nostra società, ad eccezione dell’ing. John Philip Elkann e del dr. Carlo Perrone che potranno mantenere le attuali cariche e gli attuali poteri – e che, per le residue azioni che resteranno di sua proprietà, Cir si impegni a distribuirle ai propri soci (ovvero ai soci della società riveniente dalla fusione COFIDE/Cir) entro un anno dal trasferimento delle azioni oggetto della presente offerta alla nostra società. Vi saremo grati – conclude la lettera – se vorrete sottoporre la nostra proposta al vostro prossimo consiglio di amministrazione, rimanendo la presente offerta irrevocabile efficace fino al termine del secondo giorno di Borsa aperta successivo alla data dello stesso’.

IL COMMENTO DI RODOLFO DE BENEDETTI

“Sono profondamente amareggiato e sconcertato dall’iniziativa non sollecitata né concordata presa da mio padre e il cui unico risultato consiste nel creare un’inutile distrazione, della quale certo non si sentiva il bisogno, rispetto al lavoro delle tante persone impegnate quotidianamente a garantire un futuro di successo al Gruppo Gedi, che da anni opera in un settore dei più sfidanti – ha commentato Roldofo De Benedetti -. I miei fratelli ed io, come azionisti di controllo del Gruppo Cofide-Cir, continueremo a dare il nostro pieno supporto al management in questo percorso”.

 

NOTE

Carlo De Benedetti si era dimesso da presidente di Gedi a giugno 2017 e il consiglio aveva cooptato in cda il figlio Marco, nominandolo presidente.
Vicepresidenti sono John Elkann e Monica Mondardini mentre l’amministratore delegato e direttore generale è Laura Cioli.

Il 43,7% delle azioni è detenuto dalla Cir di De Benedetti, il 6% da Exor, da altri azionisti Fca l’11%, il 5% dalla famiglia Persone (Ital Press Holding) mentre il capitale flottante è intorno al 36%.

GEDI è editore di la Repubblica, La Stampa, Il Secolo XIX, 13 testate locali, il settimanale l’Espresso e altri periodici. Fanno parte del Gruppo anche 3 emittenti radiofoniche nazionali (Radio Deejay, Radio Capital, m2o). Opera, inoltre, nel settore internet e raccoglie la pubblicità, tramite la concessionaria Manzoni.

De Benedetti presenta offerta di acquisto del 30% di Gedi: “Voglio rilanciare il gruppo”. Ma CIR respinge: “Irricevibile” ultima modifica: 2019-10-13T21:00:19+02:00 da Redazione

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