Netflix: si ferma l’emorragia di abbonati. Nel 2023 il lancio dell’offerta con la pubblicità

Il modello ad-supported sarà un work in progress per imparare cosa funziona e cosa no

Netflix: si ferma l'emorragia di abbonati. Nel 2023 il lancio dell’offerta con la pubblicità

Solo 970mila di abbonati in meno, contro i 2 milioni messi in preventivo: nel secondo trimestre dell’anno l’emorragia di abbonati ha rallentato la sua corsa e, come si legge nella lettera agli azionisti di Netflix, il Q2 2022 è stato migliore del previsto per quanto riguarda la crescita delle membership. Peggiore del previsto, invece, il rapporto tra valute, con il dollaro che si è rafforzato.

La crescita dei ricavi è stata dunque del 9% (+13% a valuta costante) nel trimestre a quasi 8 miliardi di dollari, non lontano dalla proiezione avanzata da Netflix.

“La nostra sfida e opportunità è accelerare la crescita dei ricavi e degli abbonati continuando a migliorare il nostro prodotto, i contenuti e le attività di marketing, come abbiamo fatto negli ultimi 25 anni, e di monetizzare meglio il nostro grande pubblico”, si legge nella lettera agli azionisti.

Il servizio di streaming ha anticipato l’obiettivo di recuperare 1 milione di abbonati in più nel prossimo trimestre, mentre secondo il New York Times si appresterebbe a lanciare l’offerta AVoD all’inizio del 2023 invece che a fine 2022 come pianificato in precedenza.

L’OTT intende anche promuovere di più e in modo ancora più creativo i suoi contenuti originali, dopo l’arrivo della nuova responsabile marketing, Marian Lee Dicus.

Nella call con gli analisti seguita alla presentazione dei risultati il co-amministratore delegato e chief content officer Ted Sarandos ha citato l’ultima campagna per ‘Stranger Things’ come “una delle più forti che abbia mai visto”.

Greg Peters, chief product officer di Netflix, ha ribadito che la scelta di Microsoft come partner per il lancio del tier supportato dalla pubblicità resterà esclusiva: l’obiettivo della nuova offerta a costi più contenuti è quello attrarre nuovi utenti, recuperarne tra quelli perduti e contribuire ad attenuare la condivisione degli account. Peters ha anche spiegato che il lancio del nuovo modello ad-supported sarà un work in progress in cui la piattaforma e i suoi partner pubblicitari impareranno a capire cosa funziona e cosa no.

“All’inizio sarà qualcosa di già conosciuto, ma col tempo avremo l’opportunità di sfruttare il dna innovativo di Netflix”, oltre a una serie di caratteristiche di addressability e misurazione, per “fornire ai brand e agli inserzionisti un’esperienza incredibile”.

A proposito dell’accordo con Microsoft, il chief product officer di Netflix, ha citato un alto livello di allineamento strategico nel desiderio di creare “un nuovo ecosistema pubblicitario” che innovi i modelli di tv premium e tv connesse, a cominciare dalla frequenza e ripetitività degli annunci.

“Direi che la risposta che stiamo ottenendo da brand e inserzionisti è piuttosto forte”, ha aggiunto Peters nella call con gli analisti. “Inizieremo con un fatturato pubblicitario relativamente piccolo rispetto a quello totale, ma speriamo di farlo crescere in modo sostanziale nel corso del tempo”, ha concluso Peters.

Netflix: si ferma l’emorragia di abbonati. Nel 2023 il lancio dell’offerta con la pubblicità ultima modifica: 2022-07-20T18:54:45+02:00 da Redazione

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