Google annuncia nuove API che garantiscono la privacy e salvaguardano le attività di publisher e advertiser

Jerry Dischler, VP e General Manager Ads di Google, ha raccontato allo IAB Annual Leadership Meeting come Google stia lavorando al superamento dei cookie di terze parti e ribadito la necessità di un dialogo per trovare alternative ai cookie di terze parti

Dopo l’annuncio delle soluzioni di Privacy Sandbox e della tecnologia FLoC, Google ha annunciato di voler investire in strategie a supporto dei publisher affinché possano valorizzare al massimo i dati di prima parte di cui dispongono riducendo al minimo il lavoro per utilizzare Privacy Sandbox, quando sarà disponibile.

Per questo, Google Ad Manager e AdSense utilizzeranno le API pubbliche per la tutela della privacy, così che non dovranno essere i publisher a farlo. Tra le altre novità, l’espansione dell’uso dei Publisher Provider Indentifiers (PPDIs) a una più ampia gamma di campagne di pubblicità programmatica, inclusa l’open bid di cui sono appena iniziati i test. La funzione consente ai publisher di creare segmenti di pubblico personalizzati, pubblicare campagne tramite prenotazioni tradizionali o in modalità programmatica garantita.

Indicatori diretti per i publisher. Per aiutare i publisher di tutte le dimensioni a cogliere più facilmente i vantaggi che derivano dai dati proprietari, si sta sperimentando una nuova funzione che abiliterà gli indicatori diretti in Ad Manager, soluzione che consentirà ai publisher, con un minimo sforzo tecnico, di attivare i dati relativi all’engagement dell’utente sui propri siti.

Relazioni di fiducia. Google ha anche annunciato di aver iniziato a sperimentare funzionalità che permetteranno ai publisher di condividere segnali crittografati direttamente con gli Authorized Buyer o con gli Open Bidder con i quali hanno già un rapporto diretto. I publisher avranno il pieno controllo sulle informazioni raccolte e su chi potrà ricevere i segnali, e Google non sarà in grado di leggere o decrittografare i segnali. Ad Manager agirà solo come intermediario per trasmettere i segnali agli offerenti selezionati. Anche questa funzione è in fase di test e maggiori dettagli saranno condivisi in futuro.

“Nel corso dell’anno condivideremo i progressi relativi a Privacy Sandbox e a come potranno essere utili e rilevanti per i diversi business, insieme agli aggiornamenti relativi alle sperimentazioni in corso”, ha dichiarato Deepti Bhatnagar, Group Product Manager, Google Ad Manager.

Intanto, seguendo i passi di Amazon e Apple, Google ha annunciato che per assorbire la web tax sui servizi digitali in vigore in Francia e Spagna, a partire dal mese di maggio su quei mercati aumenterà le tariffe pubblicitarie del 3%. Jean-Luc Chetrit, direttore generale dell’Uda (Union des annonceurs), si è rammaricato del costo supplementare che tocca tutti gli investitori, dai più grandi ai più piccoli.

 

Google annuncia nuove API che garantiscono la privacy e salvaguardano le attività di publisher e advertiser ultima modifica: 2021-03-12T19:03:00+01:00 da Redazione

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