Mercato LGBT, Italia indietro nei diritti e nel marketing

Per GfK Eurisko vale 48 miliardi in Europa, con 3 milioni di persone in Italia dai consumi più elevati della media. Tuttavia è pochissimo sfruttato e mancano le offerte targhettizzate

È stata presentata ieri a Milano la ricerca che Globalworks for Tourism, consorzio per l’internazionalizzazione del turismo, con il sostegno della International Gay Lesbian Travel Association ha commissionato a GfK Eurisko sul valore economico del mercato LGBT in Italia per dimostrare l’impatto socio-economico di questo segmento di mercato che vale 48 miliardi di € in Europa e altrettanto in USA.

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Qmagazine, rivista di travel e lifestyle gay-friendly, media partner dell’evento

Un potenziale molto ampio, ma che in Italia è pochissimo sfruttato: il nostro Paese è indietro sia per quanto riguarda il riconoscimento dei diritti, sia per le offerte di marketing targettizzate, “le sole che potranno salvare il turismo italiano che oggi vale poco meno del 10% del PIL, e che potrebbe triplicare se gestito con maggiore intelligenza dal pubblico e dal privato”, ha evidenziato Alessandro Cecchi Paone, divulgatore e docente di teoria e tecnica del documentario turistico all’Università Bicocca di Milano.

Non si tratta di fare ‘pinkwashing’, ma di essere attenti ai cambiamenti socio-culturali “proponendo offerte gay friendly non come forma di ghettizzazione, ma come targettizzazione, così come accade nei pacchetti vacanze per cicloturisti e golfisti”, ha aggiunto Alessio Virgili, ambasciatore IGLTA in Italia.

Solo che, nel caso del turismo LGBT, il potenziale valore economico è decisamente più alto.

Ne sa qualcosa Air Berlin che da tempo si è posizionato come vettore gay friendly con attività che aumentano nel tempo e forte attenzione al prezzo.

La ricerca, condotta da GfK Eurisko nell’estate del 2013 attraverso questionari autocompilati da un campione di 700 persone, ha messo in luce – per quello che è stimato essere un mercato di 3 milioni di persone in Italia – consumi più elevati della media in tutti i settori di mercato, dall’abbigliamento alla cura di sé, dalla cultura alla tecnologia, oltre livello di istruzione, risorse economiche e ruolo professionale più alti rispetto alla media.

Persone che dedicano al turismo una particolare attenzione, anche in questo caso con consumi superiori alla media sia nella frequenza sia nel livello di spesa, oltre al riconosciuto ruolo di trend setter.

L’arretratezza dell’offerta turistica italiana è testimoniata dalla classifica stilata dal campione delle mete turistiche preferite dove si trovano solo tre destinazioni italiane (Torre del Lago, Gallipoli e Roma), per altro nelle ultime posizioni.

 

Mercato LGBT, Italia indietro nei diritti e nel marketing ultima modifica: 2013-12-06T11:53:51+01:00 da Redazione

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