SXSW 2016. I nove highlight di quest’edizione secondo Matteo Sarzana

Un po’ per la presenza di Obama, un po’ per la mancanza dell’app da exploit, il festival SXSW pare entrato nella maturità. Comunque da non perdere, come spiega Matteo Sarzana, general manager del servizio di food delivery Deliveroo, che ci ha raccontato i 9 temi chiave   

Matteo Sarzana, general manager Deliveroo
Matteo Sarzana, general manager Deliveroo

Anche in mancanza di un’app rivelazione, come lo sono state Periscope e Merkaat nel 2015 e nel passato Twitter e Fourquare, il festival dedicato a tecnologia e innovazione SXSW Interactive continua ad essere ricco di fonti di ispirazione: dalle tecnologie ai modelli di business, dalle macrotendenze nei mercati e nella società alle micro iniziative imprenditoriali in cerca di finanziamenti.

Da Austin è appena tornato Matteo Sarzana, general manager del servizio di food delivery Deliveroo, che ha sintetizzato in nove highlight tendenze e settori cruciali oggi come nel prossimo futuro.

1) INTERAZIONE TRA GOVERNO E SETTORE PRIVATO. «E’ stato uno dei punti forti del discorso di Obama (è la prima volta, tra l’altro, che un presidente degli Stati Uniti ha tenuto una conferenza all’interno del festival, ndr): nel momento in cui un governo non riesce a risolvere un problema, dall’inquinamento ai trasporti o alla sanità, deve essere naturale il ricorso a società esterne che hanno sviluppato tecnologie già testate e migliori di quelle che il governo potrebbe realizzare con le proprie forze. Il bello è che questo sistema negli USA è già istituzionalizzato ed esiste una struttura governativa dedicata alla selezione di società con cui instaurare possibili collaborazioni, in qualunque stato del loro sviluppo si trovino. Già questo è un fatto interessante: è un riconoscimento che le applicazioni ci sono, ed è uno stimolo per il settore pubblico a rimanere al passo».

Sotto l’intervento di Obama in in versione integrale.

2) REALTÀ VIRTUALE OLTRE IL GAMING. «La realtà virtuale è stata uno dei grandi temi dell’anno ma ho cercato di soffermarmi sulle applicazioni non entertainment. Una delle più interessanti è nel campo dell’educazione: in futuro le persone potranno imparare abilità manuali, capacità e competenze attraverso training con esperienze totalmente immersive: immaginiamoci, ad esempio, ad imparare a fare dei punti di sutura».

3) ROBOT DI CASA. «Non immaginiamoci di vedere robot alla Guerre Stellari, ma robot sempre più miniaturizzati. Negli USA il robot aspirapolvere Roomba ha già il 20% del mercato e la nuova versione mappa la casa in 3D e interagisce con gli altri elettrodomestici».

4) SERVIZI ON DEMAND. «Aumenta la popolazione che, a fronte di un maggiore impegno sul lavoro, è disposta a pagare servizi per salvaguardare il proprio tempo libero, tratto comune di questo nuovo ceto medio per cui il tempo ha un preciso valore economico. L’app Alfred, ad esempio, è una specie di un maggiordomo che si occupa della spesa, della lavanderia e della pulizia della casa: tutto on demand con abbonamenti settimanali che partono da 32 dollari. Altri esempi sono l’app Luxe che si occupa della manutenzione dell’auto o Drizly che consegna alcolici a casa».

HelloAlfred

5) SALUTE. «È un macrotrend che si sintetizza nell’ ‘oltre la pillola’. Fondamentalmente sono tutti quei servizi che cercano di tenere le persone lontane dagli ospedali  monitorando ad esempio lo stato di salute attraverso wearable e fluidificando le relazioni tra paziente e medico, con rapporti one to one che fanno sentire il malato assistito ma senza la presenza fisica del dottore».

6) DIVERSITÀ. «Il tema è particolarmente sentito negli USA dove le aziende si sono accorte che il lavoro di team disomogenei, con presenza di minoranze etniche o di donne nel settore tech, ha un ritorno economico. Il problema da superare è però la mancanza oggettiva di lavoratori appartenenti a queste categorie, quindi sempre di più le aziende si stanno sforzando di promuovere uguali opportunità di educazione».

7) BENEFICENZA. «Ovvero creare disruption in modo utile e fare business senza fregare i clienti. Stanno crescendo le aziende e startup, ad esempio nel settore dei prestiti o bancario, che fanno business in un modo rispettoso del consumatore e trasparente, con termini chiari e senza 1000 clausole nascoste. Un esempio di queste è Affirm. Si guadagna un po’ meno ma l’azienda beneficia di una relazione più sana e costruttiva con il cliente. Questo modello è una grande opportunità anche per le aziende tradizionali».

Affirm

8) TECNOLOGIA COGNITIVA. «La vittoria di Deepmind, il computer di Google, sul campione mondiale di Go è l’esempio più significativo. Rimane aperta la questione di chi farà cosa, tra uomo e macchina: intelligenze cognitive che però a oggi mancano di intelligenza creativa e non riescono ancora a inventare nulla di nuovo».

9) TUTTO DIVENTA UN SERVIZIO. «Ulteriore sviluppo del punto 4, potremmo arrivare a vedere la sparizione delle app. Ovvero, ogni punto d’accesso tenderà a creare il proprio servizio: ad esempio Whatsapp che crea il proprio Uber».

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SXSW 2016. I nove highlight di quest’edizione secondo Matteo Sarzana ultima modifica: 2016-03-21T12:05:36+01:00 da Redazione

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