Toluna misura il rapporto tra consumatori e brand purpose, la Gen Z più attenta all’affinità dei valori

Salvaguardia dell’ambiente (67%), contrasto alla povertà (61%) e diritti umani (51%) le cause considerate più importanti. Meno peso ha invece lo schierarsi delle marche a favore della diversity (41%)

La piattaforma di consumer insight Toluna ha attivato un ‘barometro’ per misurare quanto e come la brand purpose influenza i comportamenti d’acquisto dei consumatori.

Dall’indagine, svolta online su un campione di 1.000 individui e parte di una ricerca condotta su 15 mercati, emerge una tendenza dei consumatori italiani a preferire marche che sostengono cause etiche e sociali: 8 su 10 sono disposti ad abbandonare brand poco responsabili, mentre il 57% ha dichiarato di non acquistare già più marche che esprimono valori diversi dai propri.

 

Tra i più attenti i giovani della Gen Z, oltre il 60% dei quali valuta i valori del brand come principali driver di scelta, mentre il 55% degli over 55 la maggiore o minore affinità ai valori non modifica il comportamento d’acquisto. Salvaguardia dell’ambiente (67%), contrasto alla povertà (61%) e diritti umani (51%) le cause considerate più importanti. Meno peso ha invece lo schierarsi delle marche a favore della diversity (41%).

Per 1 intervistato su 2 in Italia le marche sono responsabili del cambiamento socio-economico, al secondo posto dopo le istituzioni (71% dei rispondenti), ma anche i cittadini devono fare la loro parte, per il 49% degli intervistati, mentre i retailer con il 32% non sono percepiti ancora come vettori di cambiamento.

Quando si tratta di purpose, l’influencer marketing non convince. Il 70% degli intervistati ha dichiarato di voler essere informato sulle azioni dei brand in materia di temi etici e sociali, ma gli influencer sono giudicati i meno attendibili (29%). I consumatori ritengono invece più efficaci i canali dedicati esclusivamente all’informazione (60%), la stampa (59%) e la radio nazionale (58%). A metà classifica i social media con il 46% seguiti dai podcast (36%). Per gli intervistati, inoltre, i brand si dimostrano più fedeli ai propri valori all’interno dei negozi (67%), nella pubblicità (62%) e su internet (60%), mentre i call center (39%) sono considerati i mezzi meno incisivi.

I risultati italiani sono allineati, un po’ sotto media, a quelli internazionali: l’85% dei rispondenti sul totale dei 15 mercati vuole avere a che fare con brand i cui valori sono allineati ai propri e si aspetta che le marche più che schierarsi siano capaci di comunicare chiaramente i propri valori in modo da creare connessioni significative. Inoltre, i consumatori riconoscono i progressi fatti dalle marche in tema di purpose e il 64% ritiene che i social consentano loro di saperne di più riguardo all’impegno dei brand su temi etici e sociali, mentre il 55% dice che comunicando sui social i brand mostrano valori positivi e il 70% degli utenti internet chiede che le marche utilizzino le loro piattaforme social per tenerli informati su come stanno sostenendo importanti cause sociali.

 

Toluna misura il rapporto tra consumatori e brand purpose, la Gen Z più attenta all’affinità dei valori ultima modifica: 2021-11-11T10:30:15+01:00 da Redazione

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