Spotify Advertising punta sul coinvolgimento dell’audio digitale per dire ai brand come distinguersi in un ambiente immersivo

Dopo aver lanciato la sua prima campagna B2B ‘All Ears On You’, Spotify Advertising ha avviato un percorso educational con i brand per raccontare meglio come sfruttare il coinvolgimento dell’audio digitale per raggiungere audience attente e immerse nella fruizione di contenuti ad alto tasso di affinità.

Il primo appuntamento è stato dedicato al retail – con la partecipazione di Marco Zanardi, Presidente Retail Institute Italia, e Massimo Bellato, Head of Digital Marketing Esselunga – e centrato sui risultati della ricerca Spotify Sonic Science condotta in collaborazione con Neuro-Insight.

Secondo la ricerca, infatti, i contenuti audio digitali sono più coinvolgenti di social, video digitali, TV e radio, in particolare per quel 55% di Gen Z e Millennial che preferiscono ascoltare che guardare uno schermo.

Giorgio Bernasconi, Agency Lead Spotify, ha sottolineato i risultati più rilevanti dello studio secondo cui la musica ha un impatto su tutto il subsconscio, ma ogni genere di musica produce diverse neuro-risposte, l’audio digitale permette di connetterci o migliorare le nostre esperienze senza sentirci dominati da esse e aumenta la memoria a lungo termine per i dettagli (+28%) e l’intensità emotiva (+25%).

L’audio digitale in generale, e Spotify in particolare, ha detto Bernasconi, ha anche un atout in più perché è “attivo e non passivo” come l’ascolto di altri mezzi dove altri scelgono i contenuti e ha caratteristiche che giocano a favore di brand e retailer, a cominciare da un’audience con indici di penetrazione più alti su tech, grocery online  e app fashion e un pubblico “appassionato di prodotti e brand, particolarmente attento ai brand capaci di ascoltare i feedback che arrivano dai clienti”. Secondo la ricerca, inoltre, gli annunci hanno registrato un aumento del 19% nell’impatto del brand per Spotify rispetto agli altri media.

Il potere dell’audio. La ricerca di Neuro-Insight ha misurato l’attività cerebrale degli utenti che ascoltavano diversi tipologie di audio, evidenziando che su Spotify il coinvolgimento era 9 pp più alto rispetto ad altre esperienze audio digitali con addirittura un +34% rispetto alla radio e che gli annunci audio hanno lo stesso livello di coinvolgimento dei contenuti di musica e podcast.

E se Zanardi ha evidenziato il lungo rapporto che ormai lega retail e neuroscienze, con il neuromarketing che sta aiutando il retail a disegnare nuovi lay-out e formati capaci di rispondere ai mutati bisogni delle persone, e la capacità dell’audio di agire sul branding, creare esperienze e fare edutainment, Bellato ha evidenziato il rapporto stretto che lega Esselunga all’audio come media, raccontando come il retailer abbia iniziato negli ultimi 2 anni a fare sperimentazione creativa anche sulla componente audio, “trader di attenzione” sempre più importante, e pianificazioni su audience profilate e contenuti rilevanti.

SCARICA L’INFOGRAFICA DELLA RICERCA SPOTIFY SONIC SCIENCE

Spotify Advertising punta sul coinvolgimento dell’audio digitale per dire ai brand come distinguersi in un ambiente immersivo ultima modifica: 2021-10-29T11:21:29+02:00 da Redazione

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