Censis-Auditel: la tv spopola ma lo smartphone invade anche il letto. Sono 6,3 milioni le donne capo-famiglia

Auditel: domani i dati con gli ascolti dai device digitali

Nel 1° rapporto Auditel-Censis la fotografia della società italiana dove i bambini tra 4 e 10 anni si rivelano precoci digitali e la connessione web coinvolge anche gli anziani

La tv continua a spopolare nelle case degli italiani ma lo smartphone ormai invade anche il letto e minaccia i momenti di aggregazione collettiva. Una tendenza che rischia di manifestarsi già in tenera età, visto che la fruizione dei device digitali in Italia è precoce nella fascia di età tra 4 e 10 anni. Queste alcune delle evidenze che emergono dal ‘1° Rapporto Auditel – Censis su convivenze, relazioni e stili di vita delle Famiglie italiane’.
Eccone una sintesi in 10 punti.

Censis-Auditel: la tv spopola ma lo smartphone invade anche il letto. Sono 6,3 milioni le donne capo-famiglia
Andrea Imperiali

– 1. Le persone che vivono sole sono 5,7 milioni, e 1,3 milioni vivono o con parenti o con altre persone con cui non hanno relazioni di coppia o genitoriali.

– 2. Le donne con ruolo di capofamiglia sono ormai 6,3 milioni, pari al 25,7% del totale delle famiglie. Oltre alle donne che vivono in solitudine – capofamiglia per definizione – ce ne sono 2,9 milioni in coppie con o senza figli, di cui ben 1,7 milioni che assolvono da sole al ruolo di genitore: una straordinaria esperienza di esercizio della responsabilità femminile nel quotidiano di cui troppo poco si parla.

– 3. Le coabitazioni che includono anche persone senza legami di parentela sono 2,3 milioni. Le ragioni? Molteplici. Ma sarebbe un errore sottovalutare quelle economiche, che spingono ad affittare o subaffittare stanze.

– 4. Le case degli italiani sono stracolme di elettrodomestici tradizionali o di ultima generazione. Tra tutti, spicca il televisore: ve ne sono oltre 43 milioni (il 97,1% delle famiglie ne possiede almeno uno), contro 14 milioni di pc portatili (48,1%), 7,4 milioni di tablet (26,4%), 5,6 milioni di pc fissi (22,1%). Rafforza il primato della tv questo dato: il 19,3% delle famiglie dispone di almeno un televisore connesso al web o perché è una Smart Tvo perché è un apparecchio tradizionale connesso al web con dispositivo esterno. I telefoni cellulari sono presenti in oltre il 95% delle famiglie, i telefoni fissi solo nel 60% circa. Il forno a microonde, che ritroviamo nel 53% delle abitazioni, batte la lavastoviglie, utilizzata da quasi il 45%. Gli impianti di aria condizionata arrivano al 29,7%. Il sistema HI-FI con componenti separati al 16,5%. La linea fissa solo dati al 13,2%. La vasca idromassaggio al 4,9%. Residuali la video camera digitale (6,5% delle famiglie) e la segreteria telefonica (2,1%).

– 5. La connessione al web è ormai capillare e coinvolge anche gli anziani. Wirelesse connessione mobile, in casa, al lavoro, negli esercizi e spazi pubblici, rendono il web imprescindibile nelle dotazioni individuali e nelle relazioni collettive.Il 49,6% delle famiglie dispone di una connessione a banda larga: con una forte oscillazione territoriale (che penalizza il Sud) e sociale (che penalizza le famiglie a basso livello socioeconomico).

– 6. I minori sono autentici precoci digitali: nella fascia d’età 4-10 anni il 17,6% ha il cellulare, il 6,7% utilizza il pc fisso, il 24,2% il portatile, il 32,7% il tablete il 49,2% è connesso al web. I nati dal 2000 in avanti sono il banco di prova tangibile degli effetti sociali, anche sulle relazioni familiari, dei nuovi strumenti tecnologici.

– 7. I figli sono un formidabile moltiplicatore dei consumi. È vero che le famiglie con figli sono quelle che più soffrono per le difficoltà economiche; e che il terzo figlio è in molti casi una delle determinanti della povertà. Tuttavia, emerge – con nettezza – che la famiglia con figli ha una propensione al consumo maggiore. Le famiglie monogenitoriali sono le più in sofferenza sul piano economico, visto che, tra l’altro, stentano a star dietro alla dinamica incrementale della dotazione di beni legata, appunto, alla presenza di figli e adolescenti.

– 8. È prevalente il potere decisionale maschile su settori vitali della vita familiare nelle coppie con o senza figli. Gli acquisti quotidiani e di elettrodomestici sono, infatti, gli unici ambiti a prevalente potere decisionale femminile: il resto è tutto in mano ai maschi, che nella gran parte dei casi sono i capofamiglia. Cresce, tuttavia, il peso dei figli nel caso di decisioni di spesa per i deviceinformatici.

– 9. C’è una netta propensione a convivere con persone del proprio gruppo sociale, per livello di scolarità e per professione svolta. Le donne, più degli uomini, tendono a fare coppia con partnerche svolgono attività professionali dello stesso livello; e sono più propense ad accettare uomini con minore capitale culturale. Vince su tutto l’omogeneità socioeconomica e professionale delle coppie, in sintonia con una società dalla mobilità sociale bloccata quasi per ceti.

10. Le famiglie italiane sono alle prese con la formidabile potenza erosiva delle fruizioni individualizzate degli smartphone, che azzerano – di fatto – i Sono addirittura 28 milioni, poi, gli utilizzatori notturni che lo hanno eletto a inseparabile partner sin nel proprio letto. E ben 11,8 milioni indicano esplicitamente la fruizione sempre e ovunque dello smartphonesul web.
“l Rapporto Auditel-Censis ha messo sotto i nostri occhi la portata della sfida, visto anche l’intenso e precoce utilizzo dei device digitali da parte di adolescenti e bambini” ha commentato Giuseppe De Rita, Presidente del Censis.

 

Censis-Auditel: la tv spopola ma lo smartphone invade anche il letto. Sono 6,3 milioni le donne capo-famiglia ultima modifica: 2018-09-26T11:33:45+02:00 da Redazione

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