Meno televisori e più smartphone nella fotografia della società italiana scattata dal Rapporto Auditel-Censis

Rapporto Auditel-Censis: in fase di superamento il digital divide. Tutti gli italiani, chi in marcia, chi in corsa, si stanno avvicinando alle nuove tecnologie, anche le famiglie di over 65

“La fotografia di una società in piena trasformazione, nonostante la narrazione ricorrente di un paese troppo anziano per marciare verso il cambiamento”: così il presidente Auditel Andrea Imperiali ha riassunto la seconda edizione del Rapporto Auditel-Censis, presentato ieri alla Camera dei deputati. Basato sulla Ricerca di Base Auditel, il rapporto racconta verso quali dotazioni tecnologiche si stanno orientando le scelte delle famiglie e delle persone e come stanno cambiando i consumi audiovisivi e come questi fattori stiano rendendo sempre più granulare e di massa l’accesso ai contenuti.

Da sinistra Andrea Imperiali, Nicola Porro, Alberto Barachini, Angelo Cardani, Massimiliano Capitanio

La famiglia di fatto Auditel. Nell’introdurre la presentazione del rapporto, Imperiali ha spiegato alcuni fondamentali della Ricerca di Base Auditel, a cominciare da quella che ha definito “la famiglia di fatto Auditel”, ovvero 2 o più persone che condividano la stessa abitazione almeno 6 mesi e 1 giorno, che siano un badante e un badato, 5 studenti fuori sede, 2 genitori e 2 figli. Su questo grande serbatoio di informazioni sull’assetto delle famiglie italiane, il Censis ha analizzato come le dinamiche delle generazioni incidano sull’incontro tra italiani e nuove tecnologie.

La spinta propulsiva degli under 18. Il fatto che in casa ci sia un minore comporta una forte spinta all’acquisizione e al consumo di media e tecnologie; e se le condizioni socio-economiche sono favorevoli, allora si assiste anche a comportamenti che anticipano la società che verrà. In Italia ci sono 742 famiglie pioniere del cambiamento e sono il 3% del totale, mentre i nuclei rimasti più indietro stanno accelerando per annullare il digital divide.

Over 65 digitalizzati. All’interno delle famiglie più anziane c’è un segmento di 2 milioni e 800mila di famiglie di longevi, mediamente più ricche della media delle famiglie italiane, dove aumentano tutti gli schermi per il consumo di contenuti TV e web.

Stranieri iper-connessi. Sono oltre 5 milioni, l’8,7% della popolazione, mediamente più giovani degli italiani, con un lavoro, case da arredare e figli da crescere, sono dotati di un paniere di tecnologie di base e solo il livello socio-economico basso o medio-basso frena la crescita di tecnologia: considerando la rapidità con cui tendono ad assorbire i comportamenti di consumo degli italiani, nei prossimi anni rappresenteranno i nuovi consumatori di programmi TV e tecnologie, nota il Rapporto.

Meno TV, più smartphone. La Ricerca di Base dice che nel 2018 il totale dei dispositivi nelle case degli italiani ha raggiunto quota 112 milioni, mezzo milione in più dell’anno precedente; in media ogni famiglia ne possiede 4,6 e gli smartphone per la prima volta superano il numero di apparecchi televisivi: 43 milioni e 600 mila i primi, 42 milioni e 300mila i secondi. Tra questi, ci sono 10 milioni e 400mila Smart TV, di cui 6 milioni e 500mila sono connessi, il 20,6% in più rispetto al 2017.

Total Audience. Moltiplicare i dispositivi, nota il rapporto, “significa anche moltiplicare e differenziare le possibilità e le modalità di fruire di contenuti di comunicazione, migrando tra uno schermo e l’altro, in visioni che avvengono da soli, in compagnia, in soggiorno, in cucina, nella camera da letto, spesso in contemporanea su più schermi e più programmi. Infatti, 5 milioni e 700.000 italiani, pari al 9,7% della popolazione + 4 anni, guardano programmi TV live o on demand su schermi diversi dalla televisione, collegandosi a device fissi o mobili. Valore che cresce negli anni e che, ha sottolineato Imperiali, “conferma la bontà della scelta di monitorare gli ascolti anche sui device digitali”.

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Meno televisori e più smartphone nella fotografia della società italiana scattata dal Rapporto Auditel-Censis ultima modifica: 2019-10-04T11:05:22+02:00 da Redazione

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