Mediobanca: la TV tradizionale rallenta, continua l’espansione delle piattaforme streaming

Ma con il possibile raggiungimento della spesa massima disponibile per abbonato, è probabile che gli spettatori inizino a cercare contenuti gratuiti diversificando le fonti media

L’Area Studi Mediobanca ha presentato la nuova edizione del report Media & Entertainment, con l’analisi del settore a livello mondiale e italiano. Il rapporto analizza le performance dal 2018 al 2021 (primi 9 mesi) dei principali gruppi italiani e dei 21 maggiori player privati mondiali.

Nel 2020 gli 8 principali operatori Media & Entertainment italiani hanno subìto una contrazione dei ricavi dell’8,8% sul 2019, quale effetto dei minori introiti pubblicitari (-13,5%) e della distribuzione di contenuti (-10,3%). Segno negativo, ma più contenuto, anche per i ricavi della Pay TV (-2%).

Il mercato italiano si conferma concentrato, con i tre principali operatori televisivi  (Mediaset, Rai e Sky) che detengono più dell’80% del settore televisivo nazionale. In termini di fatturato, Sky si attesta in 1ma posizione (2,8 miliardi di euro), seguita da Rai (2,5) e Mediaset (1,8).

Nel 2020 è proseguita la crescita delle piattaforme online, grazie anche alla forte ascesa di Netflix che contava già su oltre 4 milioni di abbonati (quasi triplicati rispetto al 2018). Questi numeri hanno consentito all’operatore SVoD di sviluppare in Italia un giro d’affari stimato attorno ai 300 milioni di euro nel 2020 (+70% sul 2019 e +160% rispetto al 2018), con una proiezione verso i 450 milioni nel 2021.

Per l’intero 2021 Mediobanca stima una crescita dell’8% dei ricavi complessivi dei principali operatori italiani del settore, grazie alla ripresa della pubblicità e all’ulteriore accelerazione dei servizi streaming che sfrutteranno anche il completamento (previsto per gennaio 2023) del passaggio al digitale terrestre di seconda generazione.

Subscription fatigue e aggregatori. Con il possibile raggiungimento della spesa massima disponibile per abbonato, è probabile che gli spettatori inizino a cercare contenuti gratuiti diversificando le fonti media. Mediobanca prevede nel prossimo futuro il rallentamento delle sottoscrizioni ai principali player SVoD e l’incremento dell’importanza delle offerte AVoD, a vantaggio degli operatori tradizionali del segmento (come RaiPlay e Mediaset Infinity), favorendo l’ingresso di nuovi operatori e il lancio di nuove offerte che combinano i business model dei servizi SVoD, AVoD e TVoD (Transactional video on demand). Con la moltiplicazione delle offerte in streaming crescerà l’importanza degli aggregatori di contenuti come SkyQ e TimVision che offrono agli utenti anche un servizio di orientamento ai contenuti.

Streaming e audience in crescita a livello internazionale. Secondo il report di Mediobanca, nei primi 9 mesi del 2021 le principali società internazionali crescono del 13,7% rispetto allo stesso periodo del 2020, salvo la flessione di Sony Picture (- 3,6%). È proseguita l’espansione dei servizi streaming, i cui ricavi sono aumentati del 25,8% e rappresentano ora il 18% del giro d’affari complessivo, dal 16% del 2020. In rimbalzo anche la raccolta adv, cresciuta del 19,7%, mentre il recupero della pay-TV tradizionale non è andato oltre il +3,6%, confermando una modalità di accesso ai contenuti sempre più frammentata e on-demand. Le principali società internazionali hanno registrato una consistente crescita del pubblico, soprattutto tra gli abbonati alle piattaforme streaming (+26% tra il settembre 2021 e lo stesso mese del 2020). Il podio vede al 1mo posto Netflix (214 milioni), seguita da Disney (179 milioni) e Warner Media (69 milioni).

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Mediobanca: la TV tradizionale rallenta, continua l’espansione delle piattaforme streaming ultima modifica: 2022-02-04T11:51:29+01:00 da Redazione

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