Mafed-SDA Bocconi e Salesforce esplorano abitudini digitali ed esperienze reali di Gen Z e Gen Alpha

Il negozio come centro di esperienza e non più di acquisto, la sostenibilità condizione necessaria, il suono che dà voce al brand, l’influenza del metaverso, il tempo di attenzione limitato e il second hand come vantaggio.

Sono le principali tendenze messe in luce dalla ricerca ‘L’evoluzione del Consumer Engagement di domani’ condotta dagli studenti del Master in Fashion, Experience & Design Management di SDA Bocconi, e promossa da Salesforce, leader globale nel CRM.

Dov’è il negozio. Il 53% degli intervistati appartenenti alla Gen Z acquista ancora in negozio, tendenza che continua anche per la Generazione Alpha, ma con una demarcazione sempre più sfumata tra ecommerce e shopping fisico. Del negozio fisico le generazioni più giovani amano l’esperienza e la possibilità di toccare con mano i prodotti, ma non necessariamente acquistare. Fatto che ha implicazioni per chi lavora in negozio e a cui i consumatori chiedono un servizio di consulenza personalizzato.

Sostenibiltà necessaria. Sia Gen Z (78%) che Gen Alpha (60%) vogliono vedere i brand di fiducia intraprendere azioni sostenibili. La Gen Z si preoccupa anche delle condizioni di lavoro decorose (64%) e della trasparenza delle pratiche lungo la filiera (56%), mentre la Generazione Alpha è più interessata alle questioni sociali come parità di genere (50%) e l’inclusione (40%). Inoltre, il costo in più della sostenibilità deve far parte della value proposition del brand e non essere un markup a carico del cliente.

Sound identity. Assistenti vocali e tecnologie basate sul riconoscimento vocale sono di uso comune tra Gen Z e Gen Alpha che ora si aspettano dai brand anche una identità sonora distintiva nelle modalità di acquisto e assistenza.

Brand aumentati. Secondo la ricerca, le categorie alto-spendenti dei giovani passano più tempo online e sono più interessate al metaverso. Sulle piattaforme di gaming, però, non ci deve limitare a comunicare, creando prodotti digitali capaci di generare brand awareness.

Gap emotivi. La ricerca evidenzia un divario tra aspettative dei giovani consumatori e realtà dei brand: con un tempo di attenzione sempre più limitato, le nuove generazioni chiedono all’ecommerce la consegna immediata e più veloce è maggiore è il coinvolgimento emotivo che a sua volta genera condivisione.

Rivendere è normale per il 42% della Gen Z e per questo i brand dovrebbero gestire il second hand come un vantaggio, cosa che si inizia a intravedere anche tra i brand di lusso oltre che su marketplace come Zalando.

Gamification del lusso. Se molti marchi della moda e del lusso sono ancora poco trasparenti riguardo al modo in cui classificano i propri clienti, la ricerca mostra invece che rendere chiara tale clusterizzazione consentirebbe ai brand di usare le stesse logiche del gaming, generando il desiderio di passare in una categoria più elevata.

Dati preziosi. Se vogliono conquistare i giovani consumatori, i brand devono imparare a ingaggiarli attraverso il digitale, nota Maurizio Capobianco, Area VP Cloud Sales, Salesforce Italia, sottolineando anche il ruolo dei nuovi canali per la migliore conoscenza del mercato e dei consumatori.

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Mafed-SDA Bocconi e Salesforce esplorano abitudini digitali ed esperienze reali di Gen Z e Gen Alpha ultima modifica: 2022-05-05T11:52:50+02:00 da Redazione

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