L’impatto del Coronavirus, l’analisi di Publicis Media Italy

Incrementi di audience per tv e online, ancora presto per valutare le conseguenze sul mercato pubblicitario

Publicis Media Italy ha analizzato l’impatto del Coronavirus sulla fruizione dei mezzi di comunicazione e sui comportamenti di acquisto.

Le presenze davanti al televisore hanno fatto registrare incrementi significativi: se la giornata di giovedì 27 febbraio ha regalato la crescita maggiore (+1,7mio di contatti netti rispetto al giovedì precedente), quella di domenica 1 marzo ha ottenuto non solo il maggior numero di teste davanti alla TV (45,5 mio di contatti netti) ma anche la miglior quota di minuti spesi per persona (ben 318, oltre 5 ore di visione media).

La programmazione dei canali televisi generalisti è conseguentemente cambiata per dare maggiore attenzione all’informazione. Nei palinsesti informativi il micro genere “attualità” ha avuto il 17% in più di spazio nella settimana dal 21/02 all’1/03 rispetto ai dieci giorni precedenti 11- 20/02. Rai 2 è stata l’emittente che, in percentuale, ha registrato le crescite maggiori in termini di minuti programmati. La7 è quella che, invece, ha allungato più di tutte la durata dei telegiornali.

Insieme alla televisione, anche il mezzo digitale ha visto un forte incremento di utenza nelle ultime settimane relativamente alla sua componente informativa. Gli utenti unici giornalieri dei principali siti di informazione, infatti, sono esponenzialmente cresciuti come il numero di sessioni totali, questo a dimostrazione di una frequenza di accesso elevata nel corso della giornata con lo scopo di verificare aggiornamenti in tempo reale sui brand editoriali ritenuti maggiormente affidabili. Il picco di utenza e sessioni si è registrato domenica 23 febbraio, seguito da un rallentamento nei giorni successivi seppure con valori superiori ai dati medi giornalieri di fruizione dei siti di news.

Nell’ultima giornata di rilevazione Audiweb, venerdì 28 febbraio, gli utenti unici ai siti di Repubblica, Corriere, Il Messaggero, Fanpage e TGCom sono aumentati in media del +48% rispetto a venerdì 14/02; anche il totale sessioni è cresciuto mediamente del +63% in confronto ai due venerdì precedenti del mese di febbraio.

Nelle ore successive alla diffusione delle notizie relative ai primi casi di italiani infettati nel nord Italia i post pubblicati in rete sono cresciuti in modo esponenziale. Si registrano infatti oltre 940k contenuti online dal 20 Febbraio all’1 Marzo. Da segnalare però come, dopo il picco massimo in data 24 febbraio, le conversazioni social abbiano registrato un trend di decrescita grazie anche alla stabilizzazione e successivo calo del volume di pubblicazione editoriale da parte dei portali.

Gli investimenti pubblicitari si sono in parte modificati, alcune campagne sono state momentaneamente bloccate, come ad esempio quelle del settore viaggi, e altre che hanno confermato le campagne cavalcando il momento, ad esempio il mondo del food delivery.

In questo momento non è ancora possibile tracciare le effettive conseguenze sul mercato pubblicitario che può aver prodotto il Coronavirus, ancora adesso non è chiaro per quanto tempo questa situazione continuerà.

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L’impatto del Coronavirus, l’analisi di Publicis Media Italy ultima modifica: 2020-03-04T12:42:39+01:00 da Redazione

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