Il Censis ritrae un’Italia in fuga nell’irrazionale con una dieta mediatica dominata da TV e social

La 55ma edizione del Rapporto Censis sulla situazione sociale del paese ritrae un paese che esce dalla cupezza del 2020 e nel 2021 invia segnali di fiducia, e tuttavia descrive una società infiltrata di irrazionalità da una minoranza sragionante.

Come ha sottolineato il direttore generale Massimiliano Valerii, per il 5,9% degli italiani (circa 3 milioni) il Covid-19 non esiste, per il 10,9% il vaccino è inutile, il 5,8% è convinto che la Terra è piatta, per il 10% l’uomo non è mai sbarcato sulla Luna, per il 19,9% il 5G è uno strumento sofisticato per controllare le persone.

Una fuga nel pensiero magico che ha radici socio-economiche, nella perdita di potere d’acquisto e nelle aspettative soggettive tradite.

 

TV e social. In questo ritratto “di periodo” della società italiana, le diete mediatiche sono fortemente segnate dalla TV, tradizionale e innovativa, con una fruizione in aumento e con il 33,4% della popolazione che vi accede via mobile. Il processo di ibridazione fa bene anche alla radio cui il Censis attribuisce nel 2021 un ascolto stabile rispetto allo scorso anno e che tocca il 79,6% della popolazione, con il 20,2% che ascolta tramite pc e il 23,8% via smartphone.

Allo stesso tempo, si accentua la crisi della stampa su piattaforma cartacea: nel 2021 i quotidiani sono letti da poco meno di 1/3 (-8,2% sul 2019) e settimanali e mensili nel biennio hanno perso rispettivamente il 6,5% e il 7,8%. Per l’informazione nel periodo di emergenza gli italiani si sono rivolti ai tg, riferimento indiscusso per i 65-80enni (73,2%) e presenza forte per i 14-29enni (42,3%); al secondo posto c’è Facebook, utilizzato per informarsi negli ultimi 7 gg. dal 30,1% degli italiani.

Mai più senza. Secondo il Censis gli utenti internet sono l’83,5% (+4,2% sul 2019): il 64,9% usa internet per cercare informazioni su aziende, prodotti e servizi e il 51,6% per fare acquisti.

Il Rapporto fa il punto anche su cosa resterà dopo lo stato d’eccezione: basta con le file e le richieste su carta, largo a servizi e app che permettono accessi rapidi alla PA per il 38,1% della popolazione; tra le priorità anche l’ecommerce (29,9%), l’home banking (24,3%), l’home delivery (24,2%) e il lavoro agile (20,2% che sale al 28,6% tra i 30-44enni). Progressi, ma non passi da gigante su cui pesano i divari sociali e territoriali.

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Il Censis ritrae un’Italia in fuga nell’irrazionale con una dieta mediatica dominata da TV e social ultima modifica: 2021-12-03T15:57:41+01:00 da Redazione

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