Gfk: con il lockdown il calo dell’ascolto radio è del 17%. Ma crescono il tempo medio speso e la fruizione digital

Gfk ha realizzato una ricerca commissionata da TER sull’impatto dell’emergenza coronavirus sugli ascolti radiofonici

La minore mobilità dovuta al lockdown ha avuto un impatto tutto sommato contenuto sull’ascolto radiofonico.

E’ quanto emerge dalla ricerca di GFK “L’ascolto della radio ai tempi del ovid – 19”, commissionata da TER, Tavolo Editori Radio.

Secondo l’indagine, il calo è stato del 17%, pressoché compensato dall’aumento del tempo medio di ascolto cresciuto dell’11% (sull’ascolto degli ultimi 7 giorni).

“Alla riduzione netta dell’ascolto tramite autoradio corrisponde un aumento dell’ascolto attraverso tutti gli altri device – dice Giorgio Licastro, responsabile area media di GfK – non soltanto la classica radio FM, alla quale si stanno affiancando gli apparecchi DAB+, ma anche la tv, lo smartphone e il pc (con riscoperta da parte delle fasce giovanili); crescono pure tablet e smart speaker, i quali, pur partendo da basi contenute nel periodo pre-crisi, vedono tassi di incremento analoghi a quelli degli altri device”.

Gfk: con il lockdown il calo dell’ascolto radio è del 17%. Ma cresce il tempo medio e la fruizione digital

Particolare menzione merita l’accesso digitale attraverso siti e app radio, sia che si tratti di piattaforme proprietarie, sia che si tratti di aggregatori. L’accesso digitale con le nuove necessità di collegamento al mezzo radio – continua la ricerca – vede un incremento importante: +24% di reach e + 61% di tempo speso.

“Rilevante in casa è l’inedita presenza maschile e delle donne lavoratrici – prosegue Licastro – che aumenta le occasioni di esposizione (da 1,1 a 1,5 al giorno) e spinge verso l’alto, nella lista delle attività, l’ascolto mentre si lavora, mentre si fa ginnastica, nei momenti di relax. Le aree che maggiormente migliorano dopo l’inizio dell’emergenza sono proprio quelle rassicuranti della vicinanza e del comfort, come antidoto alla solitudine forzata; e contemporaneamente quelle che agiscono sullo stato di benessere, sull’umore, sull’emozione”.

La radio è un mezzo a cui gli Italiani non rinunciano – evidenzia dunque la ricerca – piuttosto, ne ricalibrano l’uso in funzione dei nuovi stili e delle nuove abitudini, favoriti, in questo, da un mezzo che è in grado di sfruttare vecchie e nuove tecnologie per consentire l’ascolto anche in modi innovativi e diversi rispetto al passato.

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Gfk: con il lockdown il calo dell’ascolto radio è del 17%. Ma crescono il tempo medio speso e la fruizione digital ultima modifica: 2020-04-17T09:59:58+02:00 da Redazione

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