Il 52% degli italiani privilegia i brand ‘inclusivi’

L’impegno nella ‘diversity e inclusion’ ha un forte impatto sulla reputazione delle aziende ed è tra i fattori determinanti per generare fiducia nei brand e alimentare un passaparola positivo

L’80% della popolazione italiana preferisce brand inclusivi, attenti alla diversità in senso ampio, in termini di orientamento sessuale, religione, etnia, età, genere, disabilità e status socio-economico. La Diversity & Inclusion (D&I) è diventata decisiva per il successo delle aziende: la propensione a consigliare un brand aumenta quando le aziende sono inclusive e arriva fino a valori del 70,8%.

E’ quanto emerge dal primo “Diversity Brand Index”, survey condotta da Diversity in collaborazione con Sandro Castaldo, Professore di Marketing presso l’Università Bocconi e Partner Fondatore di Focus Management.

Secondo l’indagine, che ha raccolto le percezioni dei cittadini/e italiani su sette diverse forme di diversità – età, disabilità, etnia, genere, orientamento sessuale, religione e status socio-economico – quasi il 52% delle consumatrici e consumatori italiani privilegia brand che investono sull’inclusione, valore che sale all’80% se si includono le persone che scelgono brand inclusivi per ragioni che le riguardano direttamente, quindi per interessi personali ed egoistici.

L’impegno sulla D&I ha un forte impatto sulla reputazione delle aziende ed è tra i fattori determinanti per generare fiducia nei brand e alimentare un passaparola positivo.

Questa propensione a consigliare un brand (tecnicamente Net Promoter Score, un “misuratore” del passaparola) aumenta quando i brand sono più inclusivi e arriva fino al 70,8% con una percentuale di detrattori tredici volte inferiore rispetto a quelli dei promotori. Al contrario, per le aziende percepite come non inclusive dai consumatori, l’NPS scende fino al -43% con un numero di detrattori più che triplo rispetto ai promotori.

Nonostante la frammentazione del mercato, è quindi chiaro il valore aggiunto di un brand inclusivo sia da un punto di vista etico che di mercato: aumentano il numero di promotori ed il passaparola positivo che fanno da volano al successo del brand.

Il 52% degli italiani privilegia i brand ‘inclusivi’ ultima modifica: 2017-11-30T11:53:43+01:00 da Redazione

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