GroupM ridimensiona le stime sugli investimenti pubblicitari a + 4,3%. Italia meglio delle aspettative

Per il 2019 la media holding del Gruppo WPP prevede +3,6% a livello globale, +1% per l’Italia

GroupM, la media holding del Gruppo WPP, ha aggiornato le previsioni di investimento pubblicitario per il 2018 e il 2019. A livello globale, le aspettative di crescita di quest’anno sono state leggermente ridimensionate, dal 4,5% al 4,3% mentre per il 2019 si prevede +3,6% (inizialmente era +3,9%) equivalente a $19 miliardi, anziché i precedentemente previsti 23. Anche se va detto che il recente apprezzamento del dollaro USA rispetto a quasi tutte le altre valute ha contribuito a ridimensionare la crescita, a manifestare sofferenza è la categoria Automotive mentre non riprendono gli investimenti delle aziende dell’FMCG sui media tradizionali.

Queste e altre considerazioni sono state inserite all’interno del nuovo “This Year, Next Year”, documento che semestralmente analizza le tendenze dell’investimento sui media in tutto il mondo e redatto da Adam Smith, Futures Director di GroupM. “Il punto di vista di GroupM vede un 2018 ancora importante, ma condizionato da alcune questioni macroeconomiche: fondi economici più ridotti, crescita rallentata della Cina e potenziale per costose guerre commerciali” – commenta Smith – “I tassi di interesse reali stanno aumentando a livello globale, ma i gravi problemi potenziali rimangono limitati a un cinque fragili paesi: Argentina, Sudafrica, Brasile, Turchia e Venezuela”.

I PAESI. GroupM prevede che l’83% della crescita globale degli investimenti pubblicitari nel 2019 sarà trainata da dieci paesi: la Cina in testa 90 miliardi di dollari ma con una crescita a singola cifra ormai da 6 anni, seguita da US che mostra buoni indicatori macroeconomici ma anche criticità, e al quinto posto Uk, unico paese Emea in Top10, in cui internet varrà il 61% degli investimenti previsti nel 2019.

IL MERCATO ITALIANO. Massimo Beduschi, CEO & Chairman di GroupM Italia e COO di WPP Italia, commenta: «Nonostante il periodo incerto che sta attraversando il nostro paese, di recente abbiamo rivisto leggermente al rialzo le stime italiane del mercato pubblicitario, che passano da un + 2,1% ad un + 2,5% nel 2018 e anche per il 2019 proiettiamo una leggera crescita del +1%. Complici un ultimo trimestre dell’anno che sta evidenziando un andamento meno negativo del previsto, e le performance di Internet che continuano ad essere positive e sempre più sostenute dall’SMB (small & medium business). Questa tipologia di investitori ha infatti trovato nel Web sia un alleato importante per il presidio del proprio territorio elettivo ma, soprattutto, un mezzo che, in modo versatile e addressable, è in grado di indirizzare a confini più ampi la loro offerta».

I MEZZI. Le analisi mostrano un andamento sorprendentemente positivo che non riguarda però solo Internet, anche la Radio sta facendo registrare una crescita sopra media e questa performance è tanto più straordinaria se pensiamo che questo mezzo segna una crescita costante dal 2015; anche la TV cresce nel 2018, ma in misura minore rispetto alla media del mercato e proiettiamo un calo nel 2019, dovendo scontare il confronto con l’anno pari degli eventi. Continua a soffrire la Stampa, anche se con trend differenziati all’interno delle sue componenti.

I SETTORI. Dal punto di vista dei settori l’Italia condivide con il resto del mondo una decelerazione degli investimenti da parte delle aziende dell’FMCG. Questo comparto infatti, pur restando estremamente rilevante per il mercato (pesa infatti oltre il 30% delle revenue complessive) è previsto in flessione del 2% circa. Mentre continua ad essere positivo il mercato dell’Auto, anche se con una crescita contenuta e in ridimensionamento rispetto agli anni precedenti.

In merito alla nuova previsione, il CEO global di GroupM, Kelly Clark, ha dichiarato: “Gli investimenti pubblicitari in tutto il mondo crescono lentamente, ma la verità è che il marketing non si è mai mosso così velocemente. L’automazione prolifera; i cicli accelerano; il talento diventa sempre più mobile. Il divario tra il costo del fallimento e il valore del successo aumenta. Per gli inserzionisti, è essenziale avere una visione globale ed essere affiancati da partner fidati che possono aiutare i loro marchi a individuare opportunità di sviluppo e crescita.”

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GroupM ridimensiona le stime sugli investimenti pubblicitari a + 4,3%. Italia meglio delle aspettative ultima modifica: 2018-12-05T11:35:50+01:00 da Redazione

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