Gli investimenti pubblicitari crescono ancora, ma non per tutti. Per AssoCom il 2017 chiuderà a +1,6% trainato dai media digitali

‘Comunicare Domani’, la giornata di AssoCom per analizzare gli scenari di mercato e l’evoluzione del sistema advertising, è stata dedicata a un’ampia riflessione sui social – dai risvolti sociologici interpretati da Derrick De Kerkhove alle fake news in tempi analogici raccontate da Luca Sofri e che spiegano molto del declino della stampa – perché “siamo in un mondo social, ma credo che ancora non lo conosciamo bene”, ha spiegato il presidente Emanuele Nenna. L’associazione, aggiunge, “sta provando a cambiare passo e accelerare per migliorare il settore e il nostro mestiere”

Il mercato degli investimenti, invece, non accelera. Non nella sua totalità, almeno. Secondo il lavoro del centro studi presieduto da Guido Surci, che ne ha anche presentato i risultati, e partecipato da tutte le agenzie di area media, il 2017 si chiuderà con una crescita dell’1,6% rispetto all’anno precedente e il 2018 potrebbe migliorare ulteriormente incrementando del 2,5% fino a raggiungere la soglia dei 7,7 miliardi. Un “trend lento e tranquillo”, ha detto Surci, che conferma la crescita a tassi contenuti degli ultimi anni, avvertendo però che gli investimenti delle aziende “stanno trovando anche altri ambiti oltre la tabellare che noi misuriamo”.

Se il totale investimenti cresce poco, ci sono però settori che corrono e non più solo perché partivano da valori assoluti bassi: il digital nel 2018 sarà a un soffio del 27% del totale investimenti, superando quota 2 miliardi e segnando un incremento del 7,6% quest’anno e dell’8,2% nel 2018; il video vince su tutti e, trainato dall’offerta, cresce del 20,5%, supera la radio e vale più dell’8% del mercato complessivo preparandosi al sorpasso della display che si attesta al 10%; anche l’OOH è in leggera accelerazione (+1,5% nel 2017, +2,6% nel 2018) grazie all’innovazione strutturale; nel 2018 il mobile supererà la stampa, ancora in calo del 6%, crisi più del supporto che dei contenuti che veicola; la TV difende il suo zoccolo duro con 51% degli investimenti pubblicitari che però crescono sotto la media del mercato.

Quanto al mondo social, Surci ammette che “è difficile da definire in termini di investimenti, anche se il lavoro del Centro Studi ha stimato oltre Google anche tutte le attività di paid advertising sui social media”.

Social World. Per esplorare le molte facce del mondo social AssoCom ha chiamato, tra gli altri,; Davide Boscacci, Group Creative Director Leo Burnett, per affrontare la relazione tra brand e persone; Maurizio Melis di Radio24 per indagare come le città diventino più smart grazie ai social; Luca Della Dora, co-CEO We Are Social, per approfondire il tema dell’AI nella nostra vita; Giorgio Giordani, CEO Spencer & Lewis, con i The Jackal ha affrontato gli influencer.

Osservatorio Gare. L’11 luglio AssoCom affronterà invece il tema delle gare con un’indagine sulle gare effettuate dagli associati, statistiche e indicazioni al mercato sulle corrette linee guide da seguire.

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Gli investimenti pubblicitari crescono ancora, ma non per tutti. Per AssoCom il 2017 chiuderà a +1,6% trainato dai media digitali ultima modifica: 2017-06-30T11:24:42+02:00 da Redazione

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