Intervista a Rooney Carruthers. Tecnologia e idee, le impossibili oggi trovano soluzioni

Con l’intervista a Rooney Carruthers, founding partner di VCCP e giurato ai Promo & Activation Lions, termina la carrellata di opinioni su creatività, tecnologia, scenari da parte dei professionisti che stanno già votando le campagne al Festival di Cannes. Le puntate precedenti le trovate sul sito www.brand-news.it, nella sezione Trend, Opinioni

1) Come sta andando il mercato della pubblicità in Uk? Ci sono stati fatti degni di nota che hanno influenzato il comportamento delle persone e di conseguenza la comunicazione?

Il mercato pubblicitario in Uk è forte. Quando c’è una profonda recessione i brand tendono a contare maggiormente sulla creatività per essere notati di più, piuttosto che su pesanti budget. I consumatori spendono i loro soldi più saggiamente nei tempi duri, e gli inserzionisti devono guadagnare il denaro che essi hanno duramente guadagnato. Diventando più creativi, i brand avranno più visibilità.

2) I creativi dicono che la grande idea è indifferente alla tecnologia e al media. Ma è altrettanto vero che la creatività è parte dell’evoluzione dei media digitali. Cosa pensi di questo scambio tra creatività e tecnologia e delle sue prossime evoluzioni?

Sono stato molto fortunato nella mia via nella pubblicità ad aver lavorato con alcune fantastiche tecnologie che hanno aiutato i brand e i clienti, Bmw, Orange, O2 e Dyson sono solo alcuni di loro. Stanno sempre attenti alla prossima grande innovazione nel media e nelle idee. La grande differenza, di questi giorni, è che i clienti e le agenzie si siedono insieme e pensano alle idee più impossibili, per trovarne la soluzione. Non ci sono più limiti tecnologici. Ogni cosa è possibile e realizzabile.

 3) Il branded entertainment è l’ultima novità del Festival di Cannes, ma non della storia della comunicazione. Cosa pensi di questo modo di coinvolgere i consumatori? Secondo te è un buon mezzo per raggiungere risultati efficacemente?

E’ molto difficile essere precisi riguardo ciò, ma il branded entertainment sta pagando enormi profitti se si trova la formula giusta. Guardate alla O2 Arena di Londra (nella foto) e avrete probabilmente la più efficace fusione di sempre tra cliente e intrattenimento. I due sembrano essere fatti l’uno per l’altro, stanno così mano nella mano come se fossero innamorati da anni.

 4) In Italia i professionisti della pubblicità si lamentano delle cattive condizioni di lavoro. Com’è la situazione da voi?

Essendo un fondatore di un’agenzia di successo a Londra, siamo sempre preoccupati dello stato d’animo delle persone che lavorano insieme a noi. Il dipartimento creativo ha grandi alti e grandi bassi. Quando siamo in un momento cattivo, penso sempre che il pub sia un gran posto per massaggiare l’ego creativo. E il mio!

 

Intervista a Rooney Carruthers. Tecnologia e idee, le impossibili oggi trovano soluzioni ultima modifica: 2012-06-18T13:17:58+02:00 da Redazione

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