Intrattenere con coerenza e rilevanza. Perché oggi il brand più che dire deve dare

Il Capitolo italiano dell’IAA ha presentato le case history di quattro marchi che hanno declinato posizionamento e valori aziendali con attività di comunicazione integrata, intrattenendo il pubblico offrendogli esperienze e informazioni rilevanti

Federico Repetto – Brand Strategy Consultant North Sails Sportswear

«Dalla comunicazione classica, fatta di parole e immagini, siamo approdati alla creazione di un vero e proprio film (leggi la notizia su BN), prodotto da Filmmaster e ideato dall’agenzia Zero elaborando i valori e il posizionamento di North Sails. Al centro la riscoperta dell’heritage del brand, fondato da Lowell North e dalle ‘sue’ tigri, i velisti e i velai che meglio di tutti ne rappresentano l’anima. Liberamente ispirato alla storia del fondatore, il film è online sulla pagina di Facebook e su tutti i canali social del marchio per regalare al pubblico un’esperienza. Perché oggi un marchio, più che dire deve saper dare. E non solo attraverso i suoi prodotti. Il progetto continuerà nel 2013 puntando sulla co-creazione»

 

Silvio Santini – Head of Group Brand Management Group Identity & Communications di UniCredit

«Due i presupposti alla nostra comunicazione: dopo la crisi del 2008 abbiamo ridefinito il nostro perimetro identitario all’insegna del concetto di banca vicina ai propri clienti sia nei momenti positivi che in quelli negativi. Perché la banca qualche volta deve dire anche di no, ma mettendosi sempre in una posizione di ascolto e dialogo. Questo concept creativo flessibile l’abbiamo interpretato in numerosi modi per raggiungere engagement. Tra i molti casi l’Help Team e il Trophy Tour legati alla sponsorizzazione alla Champions League (nel video a fianco), approccio entertainment su Facebook e activation come il BancoMatto, che rilanciava il concetti di multichannel banking ed è stata una delle iniziative più apprezzate a livello social».

 

Sergio Tonfi – Corporate Marketing and Communication Manager di Philips

Il posizionamento di Philips è ‘Sense and simplicity’, ovvero dare senso ai prodotti tecnologici ma in modo semplice. Gestendo la complessità. Perché oggi si comunica non solo con la pubblicità ma anche con dinamiche di prodotto: è il caso delle lampadine HUE che si controllano via mobile, distribuite su Apple Store per avvicinarle a un prodotto di fascino come iPhone. Sono andate sold out in pochissimo. Oggi si comunica attraverso esperienze (fondamentale il punto vendita, vedi il virale Gangnam Style), ‘through the line’ ma con coerenza. Perché non deve si perdere di vista la rilevanza per il cliente: è il caso del virale ‘7 adorable ways to get baby to sleep’ che ha 900mila views su YouTube (a fianco): intrattiene, fornendo alle mamme informazioni rilevanti».

 

Attilio Redivo – Presidente e Amministratore Delegato di MediaCom

«Da tre anni siamo consulenti dell’Arena di Verona, che aveva la necessità di ringiovanire il pubblico. Per la stagione lirica 2011 abbiamo realizzato attività di activation nelle piazze, strade, eventi esperienziali con il supporto di web e social, quest’ultimo canale per permette di raggiungere un pubblico internazionale molto vasto, che hanno raccolto un considerevole rilancio mediatico. A fine stagione l’Arena ha ottenuto una crescita del 12% degli incassi, pari a 2.800.000 euro rispetto al 2010. In due anni è inoltre cresciuta del 20% la quota di biglietti acquistati tramite web, il 10% dei quali da un pubblico giovane».

Intrattenere con coerenza e rilevanza. Perché oggi il brand più che dire deve dare ultima modifica: 2012-12-11T10:39:02+01:00 da Redazione

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