La ‘cookie law’ del 2015 permette di ridurre l’impatto del GDPR per le aziende italiane

Per IAB Italia l’applicazione del regolamento europeo sarà meno oneroso per il mercato del marketing digitale nel nostro paese grazie all’intervento del Garante Italiano per la Privacy che nel 2015 ha imposto a tutti gli operatori l’adozione di un processo basato sull’informazione preventiva e sulla raccolta del consenso esplicito dell’utente.

Daniele Sesini

L’implementazione più stringente della Direttiva Europea sull’ePrivacy del 2009 con l’adozione dell’opt-in, seppure in misura semplificata, secondo IAB Italia mette quindi le aziende del nostro paese in una posizione di vantaggio rispetto ad altri mercati.

Ciononostante, molti operatori italiani – segnala un comunicato IAB Italia – lamentano di essere costretti dai loro partner internazionali e dagli OTT ad adottare ulteriori strumenti di ‘certificazione e condivisione’ del consenso più onerosi di quanto strettamente necessario.

In questi casi, IAB Italia suggerisce di adottare anche il ‘Consent Framework’, sistema che permette di gestire i processi di raccolta e condivisione del consenso tra partner della filiera in modo semplice e univoco.

“In una situazione di mercato in cui c’è ancora molta preoccupazione e incertezza sul tema, è importante che tutti collaborino per evitare di aumentare la confusione e per sostenere i publisher e gli operatori locali. Auspichiamo che anche gli OTT supportino e adottino unicamente la soluzione proposta da IAB Europe, che si contraddistingue per essere aperta, universale e super partes”, ha dichiarato Daniele Sesini, direttore generale di IAB Italia.

La ‘cookie law’ del 2015 permette di ridurre l’impatto del GDPR per le aziende italiane ultima modifica: 2018-05-24T13:42:04+02:00 da Redazione

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