Gli editori europei chiedono la revisione del progetto di regolamentazione UE sui dati personali

Una trentina di editori europei, tra cui GeDi e Sole 24 Ore in Italia, Le Monde, Le Figaro, Liberation in Francia, la FAZ in Germania e il Financial Times in UK, hanno chiesto con una lettera aperta la revisione del progetto di regolamentazione dei dati personali in corso di discussione a Bruxelles.

Secondo gli editori, il nuovo regolamento, destinato a rimpiazzare la direttiva ePrivacy, minaccerebbe il loro modello economico su internet perché permetterebbe a ogni utenti di decidere dalla sua prima connessione il livello di protezione che intende avere non per un singolo sito ma per tutti quelli che visiterà.

Gli editori europei chiedono la revisione del  progetto di regolamentazione UE sui dati personali

 

In questo modo non si dovrebbe più accettare di volta in volta e per ogni singolo sito i cookie e ciò, secondo gli editori, li priverebbe “della capacità di informare ciascun lettore sulle ragioni per cui viene sollecitato il consenso, spiegare i vantaggi dei contenuti giornalistici e di marketing personalizzati e ricordare l’importanza di abbonamenti e pubblicità nel modello economico di una stampa di qualità”, lamentano gli editori. Privandoli della possibilità di proporre pubblicità mirata, la nuova direttiva ePrivacy farebbe migrare gli investitori pubblicitari verso le piattaforme dominanti diminuendo gli investimenti nel giornalismo di qualità e lasciando nelle mani di poche imprese mondiali “una concentrazione di dati digitali dei cittadini europei”.

Gli editori europei chiedono la revisione del progetto di regolamentazione UE sui dati personali ultima modifica: 2017-05-30T12:50:10+02:00 da Redazione

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