L’efficacia della comunicazione oggi parte dal concetto di Brand Commerce, con gli occhi puntati sull’ultimo miglio

 Mai il compito di sviluppare i marchi e quello di aiutare i clienti a ‘chiudere le transazioni’ è stato così prossimo nella storia della comunicazione. Lo spiega Jean Lin, Global CEO di Isobar, che sarà presidente della giuria Cyber all’imminente Cannes Lions International Festival of Creativity

Jean LINQuali sono i trend più importanti e i fenomeni emergenti di quest’anno? 

«Credo che l’emergere sempre più rapido del Brand Commerce sia un fenomeno che agenzie e clienti non possono ignorare.

Considerare il consumer journey, dall’informazione alla transazione e ogni touch-point che sta nel mezzo, è un’opportunità per costruire una brand experience davvero irresistibile. Le agenzie digital sono all’avanguardia in questo campo, giacché siamo in grado di creare brand experience digitali per i nostri clienti.

In Isobar ci riteniamo molto avanti e il nostro lavoro per il Live Store di FIAT Chrysler, per esempio, lo dimostra».

I touch point oggi disponibili e la varietà di modi d’espressione a disposizione delle marche richiedono un nuovo genere di professionalità – designer, sviluppatori, sceneggiatori, architetti, ecc. – che in genere non sono tipiche di un’agenzia di pubblicità. Come impatta questo fenomeno sul lavoro dei creativi? 

«In Isobar non lavoriamo secondo la struttura consueta dell’agenzia: siamo soliti sviluppare le nostre agenzie intorno a una strategia imprenditoriale non tradizionale con la tecnologia sempre al centro del nostro lavoro. La partnership tra digital e tecnologia è diventata il DNA sotteso a tutte le interazioni ed esperienze umane.

Il compito fondamentale di sviluppare i marchi e aiutare i nostri clienti a ‘chiudere le transazioni’ non è mai stato così prossimo nella storia della comunicazione. Viviamo in un’era – quella del brand commerce – in cui il nostro compito è fare crescere le marche considerando sempre il famoso ‘last mile everywhere’.

In questo nuovo mondo, il ruolo di un’agenzia creativa contemporanea deve cambiare. Le agenzie non possono limitarsi a percepire l’evoluzione della nostra industry oltre la tradizionale pubblicità, come se si trattasse di un semplice passaggio dagli annunci al ‘contenuto’. Invece, devono orchestrare ogni passo del customer journey, e curare gli asset di marca accettando al tempo stesso il fatto che la brand equity è ormai co-creata, in tempo reale, dagli utenti che non si possono più controllare. Se tecnologia e innovazione non sono al centro dell’agenzia e del brand, allora sono guai».

Cosa rappresentano i big data per la creatività: un dittatore, uno psichiatra, un compagno di giochi o un partner?

«Decisamente un partner e una canale per la creatività. I dati sono un perno del successo e la creatività che tiene conto dei dati è fondamentale nel processo per la costruzione di un brand rilevante. La maggioranza delle agenzie tradizionali non è ancora abituata a considerare i dati come un elemento della creatività, come invece è prassi in strutture nate dalla tecnologia, come Isobar. I dati possono ispirare creatività di grande livello. Noi non li temiamo, li abbracciamo!»

Che siano multinazionali o PMI, i clienti voglio efficacia ed efficienza, ma non vogliono spendere per gli extra: come riuscire a motivarli a provare innovazioni potenzialmente strategiche che però, come tutte le innovazioni, non sono del tutto testate?

«Se un’agenzia sa come posizionare l’innovazione ed esprimere una strategia chiara, i clienti la ripagheranno con la loro fiducia. Nel caso di Isobar, la nostra innovazione spesso prende il via da un prototipo; aiutare i nostri clienti ci aiuta a valutare l’idea ancora più attivamente. Ovviamente, anche in questo caso, il ROI deve rimanere centrale per la costruzione di un progetto davvero forte.

In Isobar abbiamo diversi casi di successo, a cominciare dal LiveStore per FIAT Chrysler di cui parlavo prima. L’obiettivo dell’operazione era chiaro – modificare il modo in cui le persone acquistano l’auto – non innovazione per il puro gusto dell’innovazione.  Naturalmente, l’innovazione è una strada ben più difficile da percorrere per quelle agenzie tradizionali il cui ruolo principale è costruire classiche campagne di comunicazione».

L’efficacia della comunicazione oggi parte dal concetto di Brand Commerce, con gli occhi puntati sull’ultimo miglio ultima modifica: 2015-06-08T12:49:47+02:00 da Redazione

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