La pubblicità brutta e irrilevante è la migliore amica degli ad-blocker

Che sia su desktop o mobile, la prima ragione citata dal 50% di chi ha istallato un ad-blocker è la pubblicità brutta e irrilevante. Lo dice il campione globale di utenti internet interrogato in proposito da GlobalWebIndex.

Non è dunque la preoccupazione per la propria privacy a spingere le persone a bloccare la distribuzione della pubblicità, ma un giudizio molto severo sulla qualità degli annunci e sulla loro quantità, giudicata eccessiva ed invadente.

GWI evidenzia anche l’uniformità delle risposte raccolte, a prescindere da età, sesso, reddito e regione del mondo in cui vivono. Le cose non cambiano, se mai peggiorano, quando si tratta di mobile: l’istallazione di un ad-blocker dipende in primo luogo da un eccesso di pubblicità oltre che da ragioni molto pratiche come il risparmio di energia della batteria e la velocità di connessione.

Per questo, suggeriscono in GWI, è il momento per l’intera industry di concentrarsi sulla qualità più che sulla quantità di annunci pubblicitari.

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La pubblicità brutta e irrilevante è la migliore amica degli ad-blocker ultima modifica: 2016-04-06T13:18:09+02:00 da Redazione

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