Nielsen: pubblicità in frenata a dicembre (-1,9%). Il 2019 chiude a -0,9%

A dicembre mercato al di sotto delle aspettative, con la tv che ha perso il 7,8% rispetto allo stesso mese del 2018 e il 5,3% sull’intero anno. Discovery unico gruppo tv in crescita (+0,3%). Per i primi 10 settori solo distribuzione (+4,9%) ha un andamento positivo nel 2019

Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia chiude il mese di dicembre con una flessione dell’1,9% rispetto a dicembre 2018, consolidando la raccolta nell’anno 2019 in negativo dello 0.9%. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search, social, classified (annunci sponsorizzati) e degli ott, l’andamento del 2019 si attesta a -5,1%.

«Il 2019, anno dell’incertezza, passato dall’exploit leghista delle elezioni europee alla Milano Olimpica, transitando per due governi di opposta ideologia e conclusosi con il fenomeno Sardine, si è chiuso pubblicitariamente con un dicembre in frenata anche di più rispetto alle previsioni ed alle aspettative. Questo ha frenato il recupero iniziato, anche se a velocità ridotta, a settembre e ottobre – spiega Alberto Dal Sasso, AIS Managing Director di Nielsen -. La TV è rimasta al di sotto delle aspettative anche a dicembre, portando il mercato a -0,9%, quindi un decimale in meno rispetto al mese precedente. Il primo e il terzo trimestre 2019 sono cresciuti dello 0,1%, seguiti da un secondo, atteso per l’assenza dei mondiali a -2,6% e da un quarto trimestre inaspettatamente a -0,7%, che ha seguito l’andamento del PIL, il più debole dell’anno come crescita tendenziale (0.0%) secondo l’ISTAT. Lasciandoci alle spalle un difficoltoso 2019, anno in cui la produzione industriale è calata dell’1,3%, dopo 5 anni, stiamo andando incontro a un 2020 che si prevede possa avere dalle migliori prospettive, se non altro per essere l’anno delle Olimpiadi e degli Europei. Si tratta comunque di un anno che è partito con il “cigno nero” del Corona Virus dalla fortissima imprevedibilità per l’economia e quindi anche per il mercato della comunicazione mondiale e italiana» conclude Dal Sasso.

Relativamente ai singoli mezzi, la TV è in calo a dicembre del 7,8% e consolida il 2019 a -5,3%.

L’unico network tv in crescita nei 12 mesi è stato Discovery, che ha raccolto 258,3 milioni di euro di pubblicità (+0,3%). Stabile La7 (-0,1% e raccolta di 166,7 milioni) mentre ha perso l’1,5% con ricavi pubblicitari pari a 491,45 milioni di euro.
La Rai ha chiuso a -2,2% con raccolta di 693,46 milioni di euro mentre quella di Mediaset è stata di 1.984,6 milioni, in calo dell’8,3%. Escludendo dal confronto gli eventi sportivi del 2018, la raccolta del Biscione è calata del 3,6%, performando dunque meglio del mercato.

Sempre in negativo i quotidiani, che a dicembre perdono il 14,2%, consolidando il 2019 a -10%. Stesso andamento per i periodici, sia nel singolo mese che nel progressivo gennaio-dicembre, con calo rispettivamente del 12,6% e 13,9%.

Il mese di dicembre vede la radio in negativo con un -4,3% rispetto al 2018 e porta a +1,7% la raccolta per il  2019.

Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising nell’anno 2019 chiude in positivo, a +8,3% (+3,5% se si considera il solo perimetro Fcp AssoInternet).

Cinema e GoTv crescono nel 2019 rispettivamente del 13,8% e del 4,5%, mentre l’Outdoor risulta in calo del 8,4%.

Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano 5 in crescita, con un apporto di circa 29 milioni di euro. Per i primi 10 settori solo distribuzione (+4,9%) ha un andamento positivo nel 2019. Per gli altri continua l’andamento negativo, con abbigliamento (-10,2%), abitazione (-9,8) e automobili (-6,8%).

Anche se ancora in negativo si evidenzia un’inversione di tendenza nel mese di dicembre 2019 dei settori telecomunicazioni (+14%), finanza (+20%) e industria/edilizia/attiività (+40,8%).

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Nielsen: pubblicità in frenata a dicembre (-1,9%). Il 2019 chiude a -0,9% ultima modifica: 2020-02-13T15:54:46+01:00 da Redazione

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