Nielsen, a luglio calo della pubblicità oltre le attese: -7,3%. Nei 7 mesi flessione dell’1,2%

Il tonfo della tv, che nel mese ha perso oltre il 17%, condiziona il mercato degli investimenti pubblicitari. A luglio pesanti flessioni per Sky e Rai, che nello stesso mese dello scorso anno avevano beneficiato degli Europei di calcio. Nei 7 mesi tiene Mediaset, che lascia sul terreno lo 0,9%

Il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia chiude i primi sette mesi in calo dell’1,2% rispetto allo stesso periodo del 2016. Se si esclude dalla raccolta web la stima Nielsen sul search e sul social, l’andamento registra una contrazione del 3,9%. Il singolo mese di luglio si attesta a -7,3% (-12,3% senza search e social).

 

“Come avevamo previsto, il mese di luglio ha chiuso in flessione, per i motivi di dipendenza dagli eventi mediatici trainanti che, com’è risaputo, si concentrano nei periodi estivi degli anni pari” – spiega Alberto Dal Sasso, TAM e AIS Managing Director di Nielsen. “Bisogna però aggiungere che il calo del singolo mese è stato più significativo di quanto potessimo aspettarci”.

 

La tv chiude i 7 mesi in calo del 3,4%, condizionata da un luglio particolarmente negativo (-17,6%). Nel mese pesanti flessioni per Sky e Rai (rispettivamente -14,7% e -38%) che lo scorso anno a luglio avevano beneficiato degli Europei di Calcio. Nei 7 mesi Mediaset tiene con uno -0,9% (a luglio ha perso il 12%) e una raccolta complessiva di 1.236 milioni di euro, Rai segna -10,6% (458 milioni di raccolta), Sky -7,7% (269,9 milioni), Discovery +9,3% (138,6 milioni), La7 -1,1% (90,8 milioni):

 

L’andamento della stampa continua a essere negativo: nel singolo mese, i quotidiani e i magazine perdono rispettivamente il 12,3% e l’8,1%, portando la raccolta nel periodo cumulato rispettivamente a -10,9% e -7,1%. Prosegue invece il buon periodo della radio che chiude i primi sette mesi con una crescita del 3,4%, seppur rallentata dalla performance negativa di luglio (-5,1%).

 

Sulla base delle stime realizzate da Nielsen, la raccolta dell’intero universo del web advertising chiude in positivo a +6,6% (-1,9%, se si escludono il search e il social).

Nielsen, a luglio la pubblicità cala del 7,3%. Nei 7 mesi flessione dell'1,2%

 

Buono l’andamento della GoTV (+12%) e del transit (+1,2%), mentre continua il trend negativo dell’outdoor (-19,3%). La raccolta positiva nel mese di luglio per cinema e direct mail consente a questi due mezzi di colmare in parte il gap negativo registrato nei mesi scorsi, attestandosi rispettivamente a -8% e -0,7% nel periodo gennaio – luglio 2017.

 

Per quanto riguarda i settori merceologici, se ne segnalano otto in crescita, con un apporto complessivo di circa 42 milioni di euro. Per i primi cinque comparti a livello di quote di mercato, si registrano andamenti differenti: dopo quattro mesi con segno positivo, gli investimenti del settore automobilistico si fermano a -0,4%. Positiva la performance del pharma (+3,3%). Continua invece l’andamento negativo per le telecomunicazioni (-4,9%), gli alimentari (-4,7%) e la distribuzione (-10,9%). Tre settori – elettrodomestici, giochi/articoli scolastici e informatica – crescono a doppia cifra, incrementando gli investimenti rispettivamente del 51,7%, 44,4% e 26%, con un apporto complessivo di circa 24 milioni di euro.

“I recenti dati di crescita della produzione industriale – conclude Dal Sasso – confermano il trend di ripresa anche in vista del 2018: la discreta salute della nostra economia sembra confermata dai numeri che arrivano da più istituzioni. Il trend del mercato della comunicazione rimane in fase di recupero, seppur contenuta, nel medio periodo. Sarà importante vedere se settembre e la ripresa della stagione ci confermeranno le previsioni per la fine dell’anno o se sarà necessaria una ricalibrazione. Non dimentichiamo che le elezioni politiche del 2018 influenzeranno il Sistema Paese già a partire dall’autunno, impattando anche sul mercato della pubblicità”.

Nielsen, a luglio calo della pubblicità oltre le attese: -7,3%. Nei 7 mesi flessione dell’1,2% ultima modifica: 2017-09-14T16:31:57+02:00 da Redazione

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