Real time marketing, è questione di preparazione, sensibilità e ironia. Analisi di questi Mondiali con Matteo Sarzana, VML

La disfatta del Brasile contro la Germania ha generato ben 35,6 milioni di tweet con l’hashtag #BRAvsGER che ha battuto ogni record in campo sportivo (il Super Bowl aveva registrato 24.9 milioni di tweet). Su Facebook invece sono state 66 milioni le persone attive con più di 200 milioni di interazioni tra post, commenti e mi piace. Audience vaste e terreno ideale per operazioni di real time marketing.

BRAGER Tot Tw

Con Matteo Sarzana, general manager di VML, commentiamo gli esempi più rappresentativi di questo Mondiale da Barilla a Visa. Operazioni efficaci anche in relazione al rischio e che necessitano di accurata preparazione e lavoro congiunto tra agenzia e azienda

Matteo Sarzana, general  manager di VML
Matteo Sarzana, general
manager di VML

«Oggi il real time marketing è un argomento comunemente discusso nelle agenzie, dal famoso ‘You can still dunk in the dark’ di Oreo al Super Bowl. Durante questi Mondiali l’esempio più difficile e più bello mi è sembrato quello di Barilla: un’operazione in linea con il tono di voce della marca, autoironica ma soprattutto attenta alla sensibilità locale. Non basta infatti il solo tempo reale, ma il contenuto deve essere genuino e aderente al contesto culturale. Voglio dire, è stato facile per Snickers scherzare sul morso di Suarez e la sconfitta dell’Italia. Per Barilla, brand nazionale, molto meno. Ma il saluto alla squadra tornata a casa con tanto di maccherone morsicato è un ottimo esempio».

E’ l’ultimo della brillante serie #calcioBarilla: degli altri soggetti come ‘Cotti in 90 minuti’ è stata data notizia ma poi sono stati rimossi dagli account ufficiali. Troppo ‘provocatori’?. «Io non li avrei tolti – aggiunge Sarzana -. Quando si fa real time marketing bisogna essere preparati in entrambi i casi, sia che piaccia sia che provochi discussioni, allo stesso modo in cui si inizia una conversazione con una persona nella vita reale. Si può scegliere di tacere o di non sollecitare troppo gli animi, ma queste operazioni sono efficaci anche in funzione del rischio».

 

Rischio, appunto. Ha fatto notizia ieri l’immagine postata da Visa al termine della surreale partita tra Brasile e Germania: la foto di un bambino attonito e una sola parola, ‘Stunned’, che ha diviso l’opinione online. «A titolo del tutto personale, la interpreto come se Visa avesse voluto rendere omaggio a un Brasile, squadra favorita e padrona di casa, che viene battuta così. Dimostrando il suo stupore davanti agli eventi, a bocca aperta. E’ un modo elegante di rispondere a una situazione spiazzante, da parte di un brand che è sponsor ufficiale. Piuttosto la mia domanda è: come hanno fatto ad avere i diritti di utilizzo dell’immagine in tempi così brevi?».

Nel real time marketing è raro che emerga qualcosa di nuovo (avete presente il video del boccale di birra che frantuma un cocktail tropicale? L’ha realizzato Radio Bayern 3 ma una birra tedesca avrebbe potuto immediatamente ritwittarlo, citando la fonte ovviamente, come ha fatto qui Paddy Power).

 

I meme che nascono in rete sono migliaia (basta un’occhiata al sito http://9gag.com/) ed è tutta una questione di prontezza e preparazione. Preparazione che nasce dal lavoro congiunto di marketing dell’azienda (ufficio legale incluso) e agenzia, in una vera e propria war room dove agire in tempo zero. Qui altri esempi di Sony Xperia, PornHub, Adidas ed EA sports Italia, McDonald’s.

 

 

 

Real time marketing, è questione di preparazione, sensibilità e ironia. Analisi di questi Mondiali con Matteo Sarzana, VML ultima modifica: 2014-07-10T13:33:47+02:00 da Redazione

Related posts