ING trasforma i big data in un’opera inedita di Rembrandt e avvia dibattito su arte e scienza

Insieme a JWT Amsterdam e Microsoft, il progetto The Next Rembrandt promuove il posizionamento di ING come banca innovativa che riesce a rendersi rilevante per i clienti attraverso la tecnologia, funzionale ma non priva di emozione

Dall’analisi puntuale delle caratteristiche dei quadri di Rembrandt – attraverso l’osservazione degli originali e la raccolta di immagini digitali da ogni dove, scansioni 3d e tecniche di riconoscimento facciale – alla creazione di un algoritmo capace di ‘pensare’ come il pittore stesso farebbe.

In Olanda ING ha lanciato il progetto The Next Rembrandt per ribadire il posizionamento di banca innovativa, la volontà di essere rilevante per i clienti e il suo impegno a fianco delle istituzioni culturali del paese e stimolare le conversazioni sul tema della scienza e dei dati nel mondo dell’arte e sulla relazione tra tecnologia ed emozioni.

Partner sono l’agenzia JWT Amsterdam e Microsoft, che ha colto questa occasione per mostrare la potenza dei dati per le azione e per le persone.

Dunque l’operazione ha messo alla prova la macchina facendole creare, pixel dopo pixel, un quadro inedito del pittore olandese quattro secoli dopo la sua morte. Coinvolti per in 18 mesi data scientists, sviluppatori ed esperti di Rembrandt che hanno studiato le 346 opere conosciute del maestro nelle più minute sfumature e hanno estratto del suo lavoro 168,263 frammenti usati per comporre il nuovo quadro che conta oltre 148 milioni di pixel.

REMBRANDT

ING trasforma i big data in un’opera inedita di Rembrandt e avvia dibattito su arte e scienza ultima modifica: 2016-04-07T13:26:49+02:00 da Redazione

Tags:

, ,

Related posts