Faac apre uno ‘stargate’ sull’arte dell’automazione

Jack Blutharsky firma il progetto di comunicazione di Faac nato come calendario tradizionale

Un’idea nata da un calendario diventata una landing page con alto tasso di viralità: è il lavoro che l’agenzia bolognese Jack Blutharsky ha realizzato per il cliente Faac, multinazionale dell’automazione.

In principio era solo un calendario molto tradizionale, da muro e da tavolo, stampato in diverse migliaia di copie e distribuito in tutte le filiali dell’azienda nel mondo.

Opere d’arte – scelte e commentate con grande cura – che si trasformano con l’inserimento di cancelli automatici, tapparelle e tornelli: nella declinazione digitale della landing page i capolavori si scorrono di mese in mese e scorrendo il cursore a destra e a sinistra si scoprono le opere originali e le rielaborazioni Faac.

“Un vero e proprio ‘stargate’ in cui infilare un’idea interessante nel tran tran del BTL”, commenta Fabio Longhi, copy e account director. Allo ‘stargate di Faac hanno lavorato anche Eugenio Debegnak (concept e iconografia) e Livio Ansaldo (cgi).

Faac apre uno ‘stargate’ sull’arte dell’automazione ultima modifica: 2020-12-11T10:42:28+01:00 da Redazione

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