IAP, regole più restrittive per la pubblicità dei giochi

L’Istituto di autodisciplina pubblicitaria ha varato il documento ‘Linee di indirizzo per la comunicazione commerciale dei giochi con vincita in denaro’, al fine di rafforzare la disciplina esistente in tema di pubblicità

L’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria ha varato il documento “Linee di indirizzo per la comunicazione commerciale dei giochi con vincita in denaro” al fine di rafforzare ulteriormente la disciplina esistente in tema di pubblicità dei giochi con vincita in denaro.

Già da luglio 2012 lo IAP aveva varato una norma specifica per il settore  – l’art. 28 ter –  facendosi carico di fissare in modo puntuale parametri di correttezza della comunicazione commerciale, ad esempio, il divieto di incoraggiare il gioco eccessivo e di rivolgersi ai minori, o suggerire che il gioco possa risolvere problemi finanziari.

Una legge dello Stato – il c.d. Decreto Balduzzi emanato successivamente all’entrata in vigore della norma autodisciplinare – ha enunciato in via generale il divieto di “incitare o esaltare la pratica del gioco”, e in via complementare il Codice IAP ha continuato a fornire agli operatori concrete indicazioni su come sviluppare campagne corrette.

Dopo tre anni di applicazione dell’art. 28ter da parte degli organismi di controllo autodisciplinari, e sulla scia delle indicazioni contenute nel Decreto Balduzzi,  il Consiglio Direttivo IAP ha ritenuto opportuno dar vita ad una sorta di “testo unico” sulla pubblicità dei giochi al fine di offrire agli operatori un quadro di riferimento più sistematico e stringente, e ai consumatori una maggiore tutela e una maggiore consapevolezza dei loro diritti. Chiunque infatti può segnalare le pubblicità ritenute scorrette agli organismi di controllo IAP, che interverranno con tempestività analizzando le segnalazioni, e emettendo nei casi di non conformità al Codice l’ordine di blocco del messaggio riprovato.

D’altra parte lo IAP ha inteso seguire un approccio in linea con quello degli altri paesi europei, e in armonia con le indicazioni della Commissione europea che non pone un divieto assoluto alla pubblicità dei giochi (e infatti tale divieto non esiste in nessun paese europeo), sostenendo i sistemi di autoregolamentazione quali sistemi efficaci di soft law.

Il Segretario Generale IAP, Vincenzo Guggino, ha affermato che le nuove linee guida: “Condensano in modo chiaro e operativo le numerose indicazioni provenienti dalla giurisprudenza del Giurì su come fare comunicazione commerciale corretta in un settore ad alto impatto sociale qual è quello del gioco. I consumatori potranno contare su una maggior tutela dei loro diritti, considerando che il Codice di autodisciplina  offre particolare tutela ai pubblici deboli, quali i soggetti che versano in particolari condizioni psicologiche, o anagrafiche quali minori o anziani. Le aziende potranno contare su indicazioni chiare, precise ma vincolanti per comunicare correttamente con il loro pubblico”.

IAP, regole più restrittive per la pubblicità dei giochi ultima modifica: 2015-10-21T11:43:47+02:00 da Redazione

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