Netflix ha un problema: i contenuti dei concorrenti hanno più ascolti di quelli autoprodotti

Un’analisi realizzata da Ampere Analysis evidenzia che solo il 20% della visione va ai tanto acclamati prodotti originali da ‘House of Cards’ a ‘Stranger Things’, stando alle statistiche di 7Park Data

 

Il più temuto è Disney + che vedrà la luce a fine 2019, ma anche AT&T Time Warner, che controlla Warner Bros ed HBO, non è da meno, soprattutto se sommato con la potenza di Comcast che non solo possiede Hulu in USA, ma ha appena messo le mani su Sly e NBC Universal e ci sono movimenti in corso anche tra i broadcaster nazionali che si stanno alleando per lanciare le loro piattaforme, come TF1 con M6 con Salto, e che hanno deciso di riprendersi il controllo sulle proprie serie TV.

Una produzione che a prima vista può sembrare risibile: solo il 20% (in termini di ore complessive) dei contenuti presenti su Netflix appartiene a gruppi concorrenti e broadcaster che si apprestano a lanciare già a partire dai prossimi mesi un’offerta di servizi video on demand in abbonamento.

Anche per questo gli investimenti di Netflix in produzioni originali sono cresciuti fino a quota 8 miliardi di euro nel 2018 per realizzare più di 700 serie e c’è chi dice sfioreranno i 12 nel 2019. Il problema grosso per la piattaforma è che quel 20% vale quasi l’80% in termini di tempo speso nella visione da parte degli spettatori, secondo un’analisi realizzata da Ampere Analysis, mentre solo il 20% va ai tanto acclamati originali da ‘House of Cards’ a ‘Stranger Things’, stando alle statistiche di 7Park Data.

E se per i media tradizionali le licenze internazionali dei programmi di successo erano solo un’altra forma di profitto, ora – sottolinea un’analisi di Business Insider – il modello di business degli abbonamenti sta facendo ripensare anche consolidati accordi di distribuzione, soprattutto per quanto riguarda certi titoli.

E infatti Netflix ha appena sbordato 100 milioni di dollari per continuare a diffondere ‘Friends’ nel 2019, mentre Disney ha già annunciato che le sue produzioni Marvel, Lucasfilm e Pixar a breve scompariranno dal catalogo Netflix.

Netflix ha un problema: i contenuti dei concorrenti hanno più ascolti di quelli autoprodotti ultima modifica: 2018-12-11T12:39:06+01:00 da Redazione

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