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Teads, l’approccio cookieless più funzionale non è univoco e combina le soluzioni più rilevanti

A seguito del ‘terremoto’ causato nel settore della pubblicità digitale da Google, col suo annuncio che non “creerà né supporterà identificatori alternativi per monitorare le persone mentre navigano su Internet”, anche Teads è intervenuta per spiegare il proprio approccio.

Secondo la società, che sta da tempo sviluppando alternative cookieless, l’approccio più corretto, e che continuerà a perseguire, si basa sulla combinazione delle soluzioni più rilevanti, supportando ad esempio l’adozione di ID univoci da parte degli editori e partecipando contemporaneamente ai test iniziali di Privacy Sandbox di Google.

Rémi Cackel, Chief Data Officer di Teads

Secondo il documento rilasciato da Teads per chiarire la sua posizione “per targetizzare nell’open web in maniera efficace, gli advertiser dovranno usare una combinazione degli approcci di contextual, predictive audiences, browser API (incluso Chrome Privacy Sandbox), unified ID, i dati di 1° parte dei publisher. L’eccessivo affidamento a un solo approccio rischia di non essere sostenibile”.

La scelta di Google di non targettizzare un utente a livello individuale all’interno di Chrome avrà impatto su tutta la filiera: dalle aziende, “che avranno bisogno di soluzioni intelligenti per far leva sui loro dati di 1° parte fuori dai walled garden”, agli editori che probabilmente ne risentiranno negativamente, in particolare per le property ‘long tail’ il cui potenziale a livello di precision marketing si ridurrà. Contesti e contenuti di qualità dovrebbero conoscere però un incremento della domanda

Dal suo punto di vista di partner di editori premium, Teads conta dunque sull’integrazione di più tecnologie, appunto audience predittive sviluppate facendo leva sulla conoscenza del consumo editoriale dei contenuti, quelle di Google come FLoC e altre, UniqueID e i dati di 1° parte dei publisher. In tutto ciò il targeting contestuale si è dimostrato efficace, grazie a un catalogo di più di 500 segmenti che permettono di posizionare il messaggio all’interno del contesto più rilevante. Già ora il 20% dell’attuale audience targeting è erogato senza l’utilizzo dei cookie, con una precisione garantita di almeno il 30% superiore ai benchmark cookie-based del settore.

Teads, l’approccio cookieless più funzionale non è univoco e combina le soluzioni più rilevanti ultima modifica: 2021-03-10T11:15:26+01:00 da Redazione

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