Rapporto Coop 2020, il covid è stato “una macchina del tempo” bi-direzionale sugli stili di vita degli italiani

Ieri l’anteprima del Rapporto Coop 2020, tra rinunce, con l’arretramento del PIL pro-capite, e balzo digitale delle abitudini dei cittadini

Il contraccolpo economico “violentissimo” della pandemia ha lasciato il segno anche sugli stili di vita degli italiani ritratti nel Rapporto Coop 2020 di cui ieri è stata presentata l’anteprima digitale. In attesa che il Recovery Fund si concretizzi, gli italiani registrano il più ampio peggioramento delle proprie condizioni di vita rispetto al 2019 e confermano il pessimismo già rilevato dalla scorsa edizione. Anche se ‘solo’ il 5% delle famiglie che fanno parte della classe media prevede di scivolare nelle classi più basse nei prossimi anni, il 38% pensa che nel 2021 dovrà far fronte a “seri problemi economici”.

Macchina del tempo. L’impatto del covid-19 ha avuto l’effetto di “una macchina del tempo” bi-direzionale sugli stili di vita degli italiani: da un lato compare l’Italia delle rinunce, con l’arretramento del PIL pro-capite, dall’altro c’è il balzo digitale fatto di eGrocery (+132%) e lavoro da remoto (+770%) che genera una crescita di mercato del digitale stimata a circa 3 miliardi di euro tra 2020 e 2021.

La vita in una bolla. “Il risultato finale, al netto di retrocessioni e avanzamenti, è la sensazione di vivere sospesi in una bolla”, si legge nell’anteprima del Rapporto Coop. Una bolla fatta di digitale, di spostamenti a corto raggio e di casa che rassicura. Il 41% prevede di ridurre nel 2021 la spesa per mangiare al ristorante, il 44% quella per l’intrattenimento fuori casa, il 30% di aumentare il tempo trascorso su internet e il 19% quello passato sui social.

Fatto in casa, sicuro e sostenibile. Il confinamento ha lasciato l’abitudine a fare in casa quello che non si poteva avere da fuori, soprattutto in ambito alimentare. Guardando dentro il carrello, dicono gli estensori del report, “si nota una straordinaria inversione di tendenza” rispetto ad appena un anno fa. Allora era “fuga dai fornelli” – fenomeno in corso da almeno 20 anni e che ha dimezzato il tempo passato a cucinare fino ad appena 37′ – ora anche nel dopo-pandemia c’è una costante crescita nella vendita degli ingredienti di base (+28,5% in GDO su base annua), mentre si contraggono, di poco, i piatti pronti (-2,2%), è boom per la vendita di robot da cucina (+111%) e il 30% dice che dedicherà ancora più tempo alla preparazione di cibo. 1 su 3 lo farà per mangiare cibi più salutari, il 16% per evitare occasioni di contagio.

La ricerca di sicurezza fa privilegiare packaging protettivo e avvolgente e anche il brand rassicura: solo il 31% dichiara di voler acquistare prodotti di largo consumo confezionato più economici (era il 50% lo scorso anno), mentre  il 27% acquista prodotti sostenibili/eco-friendly di più rispetto a prima del covid-19, il 21% ha aumentato gli acquisti in negozi che promuovono prodotti sostenibili e il 20% acquista di più da aziende che operano nel rispetto dei lavoratori.

“E’ indubbio che il Covid abbia cambiato i comportamenti degli italiani come il Rapporto ci racconta. Ci conforta ritrovare in questi mutamenti delle conferme su tendenze già individuate da Coop e su cui ci stiamo posizionando con forza distinguendoci anche dai competitor.  La sensibilità green degli italiani in primis su cui stiamo molto investendo e che abbiamo visto riconfermata anche durante e dopo il lockdown nei nostri dati interni”, commenta Maura Latini, amministratore delegato Coop Italia, anticipando anche la riprogettazione dei punti vendita “seguendo la logica delle nuove necessità degli italiani”.

Coop, che per la sicurezza e il sostegno alle famiglie ha fatto investimenti aggiuntivi di oltre 100 milioni, prevede di chiudere l’anno con un +1% del fatturato superando la soglia dei 13 miliardi di euro nella sola parte retail.

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Rapporto Coop 2020, il covid è stato “una macchina del tempo” bi-direzionale sugli stili di vita degli italiani ultima modifica: 2020-09-11T11:41:27+02:00 da Redazione

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