La Marca del Distributore guarda a modelli di produzione e consumo sostenibili e nel 2020 cresce del 9,3%

Lo studio di The European House-Ambrosetti per ADM evidenzia la relazione privilegiata della marca del distributore con la società, il consumatore e la filiera di riferimento

È il ‘front-end’ diretto del consumatore finale, di cui sa interpretare i crescenti bisogni di sicurezza e accessibilità diffusa di prodotti di qualità e sostenibili, ottenendo ogni anno risultati in crescita: nel 2020 gli acquisti di prodotti alimentari a Marca del Distributore (MDD) aumentati del 9,3%, raggiungendo una quota di mercato del 20% (+0,5% sull’anno precedente) e un fatturato di 11,8 miliardi di euro. È stato anche calcolato che nel corso del 2020 i prodotti MDD abbiano fatto risparmiare alle famiglie italiane circa 2 miliardi di euro.

Questi alcuni dei dati che emergono dal Position Paper di The European House-Ambrosetti che ha evidenziato anche che la MDD viene prodotta da una filiera di 1.500 industrie partner,  di cui l’85% PMI, selezionate dalle insegne della distribuzione sempre più seguendo criteri di produzione e packaging sostenibili.

Dalla survey realizzata da The European House-Ambrosetti risulta che la transizione verso modelli di produzione e consumo sostenibili è considerata una priorità strategia dall’80% delle insegne distributive e delle aziende MDD.

“La Marca del Distributore spiega il 78% della crescita dell’industria alimentare nel mercato domestico negli ultimi 17 anni. Grazie alla sua relazione privilegiata con la società, il consumatore e la filiera di riferimento – ha detto Valerio De Molli, Managing Partner & CEO di The European House – Ambrosetti – la Marca del Distributore è uno dei pochi settori economici ad essere coinvolto su tutti i 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e su 71 dei rispettivi 169 target. La Marca del Distributore, ancor più nel 2020, è diventata una leva chiave per l’affermazione di un nuovo modello di Società che mette al centro il benessere dell’individuo”.

Valore aggiunto. Secondo il Position Paper “la distribuzione moderna alimentare ha un peso economico e sociale per il Paese largamente più alto di quanto non venga percepito dai cittadini e dalle istituzioni: 143 miliardi di euro di fatturato, 24,1 miliardi di valore aggiunto e 3,3 miliardi di investimenti generati nel 2019 e 1° canale per la spesa alimentare delle famiglie italiane”.

La MDD è anche la determinante principale per la crescita dell’industria alimentare italiana con un’incidenza sul fatturato totale dell’industria alimentare pari all’8%, record storico mai raggiunto e spiega il 78% della crescita dell’industria alimentare nel mercato domestico negli ultimi 17 anni, ed è cresciuta 3 volte di più dell’industria alimentare grazie al crescente apprezzamento del consumatore finale. I risultati dello studio saranno discussi il 24 e 25 marzo nel corso dell’edizione digitale di MarcabyBolognaFiere.

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La Marca del Distributore guarda a modelli di produzione e consumo sostenibili e nel 2020 cresce del 9,3% ultima modifica: 2021-03-23T10:33:05+01:00 da Redazione

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