Gdo, quasi un acquisto su 3 è a marchio del distributore

A maggio il fatturato della gdo cresce del 5,2%. Contro il caro prezzi gli italiani si rivolgono ai discount, la cui crescita sfiora il 10%.  I dati dell’analisi di NielsenIQ

A maggio cresce del 5,2% (vs maggio 2021) il fatturato della grande distribuzione in Italia, che raggiunge quota 9.179 miliardi di euro.

Emerge dall’analisi di NielsenIQ “Lo stato del Largo Consumo in Italia”, che conferma dunque la tenuta del comparto, che aveva rilevato durante la pandemia del 2020 una forte crescita e un 2021 stabile, e che nei primi mesi del 2022 cresce prevalentemente in funzione dell’inflazione e in parte anche per i volumi. Gli italiani restano cauti, pur in presenza di segnali di ritorno dei consumi fuori casa ai livelli del 2019.

L’inflazione teorica – stesso paniere e stessi volumi dell’anno precedente – nel largo consumo confezionato, (LCC) ovvero il settore di mercato che comprende tutti i beni di consumo primario e i prodotti confezionati dall’industria, al momento si attesta intorno al +6,5%, ma le variazioni della scelta di prodotti nel carrello e di preferenza di canale di acquisto, analizzati da NielsenIQ, riducono l’impatto dell’1,1% portando le variazioni reali dei prezzi al 5,4%. Dato in linea con la situazione di aprile, che registrava un +5,5%.

Crescono dunque maggiormente (anche per una maggiore inflazione), rispetto lo stesso periodo del 2021 i Discount (+9,6%). Gli ottimi risultati del canale anche a perimetro costante, ovvero escludendo le nuove aperture, permettono quasi a tutte le insegne di inaugurare nuovi punti vendita.

A maggio NielsenIQ registra la percentuale delle vendite in promozione (totale Italia) su un livello inferiore rispetto allo stesso periodo del 2021 (22,8%, -2,2 pp), dovuto alla riduzione del numero di articoli in promozione e alla minor profondità dello sconto.

Infine il consumo di prodotti a marchio del distributore raggiunge a maggio il 21% del LCC nel perimetro Iper, Super e Liberi Servizi (ovvero i supermercati di metratura minore) e si attesta al 30,1% sul totale Italia inclusi i Discount. In pratica quasi un acquisto su tre è a marchio del distributore, consolidando una crescita progressiva stabile nel tempo, confermandosi come valido strumento per combattere l’inflazione.

Gdo, quasi un acquisto su 3 è a marchio del distributore

Cosa mettono gli italiani nel carrello della spesa

Per quanto riguarda i consumi, complessivamente i dati di NielsenIQ evidenziano le seguenti tendenze: Fresco (+4,9%), Largo Consumo Confezionato (LCC) (+5,7%) mentre il comparto No Food aumenta del +2,7%.

Il Fresco è in crescita nella maggior parte dei canali distributivi, con Libero Servizio (+0,5%) e Discount (+9%) che registrano rispettivamente le tendenze peggiori e migliori.

Complessivamente le categorie più dinamiche sono state Macelleria & Pollame (+6,8%) e Pane & Pasticceria & Pasta (+10,7%), mentre è continuo il calo della Pescheria (-11,7%).

Per quanto riguarda i soli prodotti confezionati, l’andamento analizzato da NielsenIQ a valore nel mese di maggio è cresciuto del +6,0% (+0,5% a volume).

Tra le aree di prodotto la crescita nel mese di maggio, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, è stata significativa nei prodotti per la Cura della Persona e per gli Animali Domestici, rispettivamente NielsenIQ li posiziona a +9,4% e +9,1%.

A livello di prodotto guidano la classifica dei TOP10 di NielsenIQ il dessert fresco, l’olio di semi di girasole e gli integratori dietetici.

Gdo, quasi un acquisto su 3 è a marchio del distributore ultima modifica: 2022-07-04T14:03:21+02:00 da Redazione

Tags:

Related posts