P&G lancia in Italia spot tv fruibili da persone con disabilità visive e uditive. Ma i broadcaster non sono ancora pronti

In attesa dell’adeguamento tecnologico per la messa in onda di queste pubblicità da parte dei principali network televisivi italiani, P&G ha adattato l’annuncio pubblicitario del marchio Gillette con audiodescrizione delle immagini e sottotitoli

P&G è la prima azienda in Italia ad adattare i propri spot pubblicitari per renderli accessibili anche alle persone con disabilità visive e uditive.

La multinazionale, in collaborazione con UICI (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), è pronta ad incorporare negli spot televisivi dei suoi principali marchi una narrazione audio del contenuto per descrivere le immagini mostrate e i sottotitoli. La prima pubblicità di questo tipo è per il marchio Gillette.

“P&G crede da sempre nella valorizzazione delle diversità e nell’inclusione. Se da un lato la diversità è fondamentale, dall’altro l’inclusione è la chiave di volta per cambiare le regole del gioco – commenta Valeria Consorte, direttore marketing e media di Procter & Gamble in Italia -. Ogni giorno lavoriamo per generare nella società un impatto positivo. Già da dieci anni, in alcuni paesi del mondo P&G ha introdotto i sottotitoli negli spot e dallo scorso anno ha deciso di rendere la sua pubblicità più inclusiva con audiodescrizioni che rendano gli annunci pubblcitari per la tv accessibili anche ai milioni di consumatori affetti da cecità completa o da disabilità visive. In Europa siamo già attivi in Spagna e nel Regno Unito ed ora il nostro desiderio è di iniziare quanto prima anche in Italia con tutti i nostri marchi principali”.

Alcuni canali televisivi italiani stanno già trasmettendo parte dei propri contenuti con modalità accessibile alle persone con disabilità visiva e con sottotitoli, ma questo adattamento non è ancora stato realizzato per gli intrattenimenti pubblicitari, richiedendo un investimento alle aziende per la modifica degli spot e ai network televisivi per un adeguamento della tecnologia per la messa in onda.

“Da circa un anno – riprende la manager –  abbiamo coinvolto l’Unione Nazione Ciechi e Ipovedenti su questa nostra iniziativa di inclusione, registrando un grande entusiasmo che ci ha spinto ad andare avanti. Per questo abbiamo realizzato uno spot del marchio Gillette fruibile anche dalle persone non vedenti, ipovedenti e con disabilità uditive. Purtroppo, però, questa pubblicità non può andare in onda in quanto i broadcaster italiani non hanno ancora le tecnologie necessarie per poter offrire questo servizio”.

Mario Barbuto, presidente dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti, aggiunge: “Ci auguriamo che i broadcaster televisivi siano sensibili a questi aspetti come lo è stata P&G e vogliano adeguare gli attuali sistemi di messa in onda venendo incontro alle esigenze di quasi due milioni di persone che oggi sono escluse dalla partecipazione a questa forma di intrattenimento”.

Un auspicio accolto anche dal Presidente dell’UPA, Lorenzo Sassoli de Bianchi, che afferma: “Procter & Gamble ha deciso che anche in Italia la sua pubblicità avrà sfondo sociale ed i suoi spot saranno fruibili per persone non vedenti, ipovedenti e con disabilità uditive: con un nuovo linguaggio sarà possibile anche per loro godere della bellezza della pubblicità. Auspichiamo che altre aziende seguano questo esempio e che i broadcasters si dotino della tecnologia necessaria per mandare in onda queste pubblicità”.

P&G lancia in Italia spot tv fruibili da persone con disabilità visive e uditive. Ma i broadcaster non sono ancora pronti ultima modifica: 2019-07-01T11:50:46+02:00 da Redazione

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