I prodotti premium trainano il mercato della bellezza, ma nel futuro ci sono sostenibilità e digital

Una ricerca di PwC ha stimato il valore del mercato beauty a livello mondiale e tracciato i macro-trend che ridefiniscono il settore

Un settore in rapida crescita che vale oggi oltre 430 miliardi di euro e potrebbe raggiungere quota 550 miliardi nel 2020: è il mercato beauty secondo le stime di PwC che ha presentato nei giorni scorsi l’analisi delle tendenze che nei prossimi anni ne traineranno la crescita.

Se i mercati del futuro sono Cina, India ed Emirati Arabi – dove i tassi annui di crescita aggregati sono i più alti –, secondo lo studio i principali interlocutori del settore beauty sono le nuove generazioni di Millennial e Gen Z. La loro disponibilità di spesa è superiore a quella delle generazioni precedenti, ma bellezza e personal care dovranno ripensarsi per rispondere alle esigenze di un consumatore digitalizzato ed estremamente attendo alla sostenibilità, driver che sta ridefinendo il concetto tradizionale di bellezza e cosmesi.

I macro-trend. I risultati della 10ma ‘Global Consumer Insight Survey’, condotta da PwC su oltre 21mila consumatori in 27 paesi, dicono che la sostenibilità si attesta quale driver trainante: gli approcci ‘natural’, ‘green’ e ‘clean’ sono un’esigenza, non una semplice moda, soprattutto per i Millennial. Complessivamente, si registra una maggiore attenzione del mercato alla sostenibilità dei prodotti beauty: il 37% dei consumatori ricerca prodotti con packaging eco-friendly, il 41% evita il più possibile l’uso della plastica, il 42% pagherebbe un premium price per prodotti eco-sostenibili, il 44% è attento all’origine e vuole sapere se il bene è stato prodotto eticamente.

Ma è la ‘premiumization’ a trainare la crescita: questo segmento registra un incremento più importante e più rapido (+6,8% nel 2018) rispetto a quello mass market, trainato dal crescente appeal per i consumatori di prodotti di alta qualità ed esperienze personalizzate.

Terzo importante macro-trend è la digital disruption che ha già prodotto un effetto dirompente nel settore.

È in rapido aumento l’utilizzo della diagnostica intelligente, ovvero servizi e dispositivi che guidano gli acquisti, mentre AR e AI iniziano ad affacciarsi tra gli assistenti personali che guidano nella scelta di skincare e make-up. Digital vuol dire anche shopping online: quasi il 60% dei consumatori nel mondo ha acquistato online prodotti health & beauty almeno 1 volta negli ultimi 12 mesi e sebbene i negozi fisici rimangano un canale vitale per il settore, il panorama distributivo sta cambiando.

Le vendite online sono quasi raddoppiate in valore assoluto dal 2013 al 2017 (da 17 miliardi di euro a 33 miliardi) con un tasso di crescita superiore alle vendite in-store.

Dalla survey emerge inoltre che gli Amazon o Alibaba shopper nel mondo siano circa il 65% del campione, con picchi del 95% in Cina per le piattaforme JD/Tmall, mentre l’eCommerce si svilupperà ulteriormente con la diffusione delle piattaforme social ‘ibride’ come nuovi canali di vendita.

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I prodotti premium trainano il mercato della bellezza, ma nel futuro ci sono sostenibilità e digital ultima modifica: 2019-04-05T09:03:21+02:00 da Redazione

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