La relazione tra mamme native digitali e i brand passa da internet e si rafforza sul punto vendita

Secondo appuntamento in esclusiva per approfondire gli insight di Live Panel Mums, la ricerca proprietaria sviluppata da GroupM in Italia in collaborazione con XAXIS e Human Highway per indagare il segmento delle giovani mamme. La prima puntata è stata pubblicata ieri

Internet è il loro ambiente naturale, le aiuta a organizzarsi nella vita di ogni giorno, ma è anche il più grande negozio a loro disposizione, sempre aperto, ed è lì che passa e si rafforza la relazione tra mamme native digitali e brand. Il 95,8% dichiara di fare acquisti via eCommerce nel corso dell’anno e nei primi 3 mesi di vita dei figli hanno acquistato soprattutto prodotti per neonati e bambini (70,5%), abbigliamento e accessori per sé (69,7%), libri e intrattenimento (57,4%), cosmetici (56,9%) e prodotti per la cura della persona (56,3%).

Serafina Croce, Consumer Insight Manager, GroupM Italy

“Essere rilevanti, incrementando la componente di servizio o di intrattenimento, fornire tutto molto rapidamente e in modo semplice è la strada che i brand devono percorrere per emergere in un contesto affollato, pieno di informazioni e stimoli rilevanti. Saranno ricambiati con un alto livello di fedeltà e con una costante condivisione positiva tramite passaparola e social sharing”, spiega Serafina Croce, Consumer Insight Manager di GroupM.

Segmento prezioso. “Le donne sono particolarmente ricettive quando si tratta di consumi e il segmento delle giovani mamme digitali è particolarmente prezioso non solo perché è di piccole dimensioni, ma anche perché molto interessante dal punto di vista commerciale”, commenta Croce. La ricerca, infatti, evidenzia quanto le giovani mamme digitali decidano gli acquisti nell’ambito prodotti e servizi per bambini e come influenzino le decisioni d’acquisto in famiglia su diverse categorie merceologiche, dagli Elettrodomenstici (75,1%) alla scelta del Viaggio/Vacanza (68%) a quella dell’Operatore Telefonico/Servizi Internet (65,8%) o Servizi TV (55,4%), oltre che Assicurazione e Servizi Bancari (54%).

Consigli esperti. Il passaparola è per le giovani mamme una fonte d’informazione importante anche in altri ambiti oltre quello dei prodotti e servizi per l’infanzia, e il consiglio di amici e parenti supera quello esperto con uno scarto di 10 p.p. nell’influenzare la consideration, l’acquisto e il social sharing di un determinato brand, prodotto o servizio. Il passaparola passa anche dai social, dove le giovani mamme digitali sono molto presenti non solo per restare in contatto con le vite degli altri, ma anche per trovare informazioni sulla maternità e i bimbi, soprattutto quando sono al primo figlio.

Attitudini positive. Nei confronti dei brand online le giovani mamme indagate dalla ricerca Live Panel Mums hanno attitudini decisamente positive, ma i brand devono migliorare alcune regole d’ingaggio per fare in modo che questo capitale non venga intaccato. Il tone of voice deve presidiare i codici dell’intrattenimento e dell’ironia, la targettizzazione deve essere mirata sui gusti e gli interessi delle mamme, i brand devono prevedere dei rewarding se viene chiesto loro di condividere informazioni. “Ma soprattutto i brand non devono dimenticare che l’atteggiamento più diffuso tra le Millennial di oggi è collezionare nuove esperienze più che cose e oggetti, anche perché le esperienze si prestano maggiormente a essere condivise sui social”, aggiunge la Consumer Insight Manager di GroupM.

LA PRIMA PUNTATA DELL’APPROFONDIMENTO E’ DISPONIBILE CLICCANDO QUI

La relazione tra mamme native digitali e i brand passa da internet e si rafforza sul punto vendita ultima modifica: 2018-04-13T10:48:16+02:00 da Redazione

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